martedì 26 novembre 2013

odi et amo quotidiani #3

Amo i ragazzi-uomini con l'apparecchio.
Odi chi non mangia la crosta della pizza e s'inventa che fa venire il cancro.
Odi anche chi non mangia la cialda del gelato.
Amo il borotalco.
Odi il ticchettìo di sveglie e orologi.
Amo togliermi le scarpe alla sera.
Odi chi tiene gli occhiali da sole e/o il cappello nei luoghi chiusi.
Amo chi parla in italiano con accento straniero; in generale amo chi parla una lingua straniera con il proprio accento.
Odi le madri che non sanno spingere dritto i passeggini-le carrozzine dei propri pargoli.
Amo vedere la gente che chiude le biciclette con il catenaccio.
Odi le orecchie e qualsiasi piega nei libri.
Amo togliere le etichette dalle cose.
Odi quando il lenzuolo si sfila dall'angolo del materasso.
Amo chiunque sia mancino.
Odi il rumore che fanno le cartine delle caramelle mentre le apri.

venerdì 22 novembre 2013

I, robot

Il mio malandato rapporto con la tecnologia oggi ha subìto una lacerazione. Già la modernità ce l'ha con me, e a forza di tirare, la corda si spezza ( ma chi, cosa?? ).
Stamattina mi sveglio e noto che la mia amatissima sveglietta fa tipo le 25.15. Convinta di essere in un episodio di X-Files, mi alzo tutta trafelata, controllo il telefono e.. praticamente mi cago in mano: è spento, non si riaccende, non risponde a niente. Comunque, erano le 6 e qualcosa. Faccio una colazione dei campioni, tentando di sistemare (ovvero sbattendolo un po' e soffiando in ogni fessura) il cellulare, mi preparo e esco. In macchina c'è un piacevole odore di risotto ai funghi ma non si accende la radio. Sempre più convinta di essere nel mirino degli alieni, della cupola di Stephen King, di Padre Pio e di qualche hacker della CIA ( egocentrismo level pro), in treno provo a accendere l'i-pod e, neanche a dirlo, funziona neanche quello.
In serata- cioè un'ora fa- tutta stizzita, sono andata in un negozio di smanettoni. Volevo giustizia. Mi serviva un capro espiatorio. La diagnosi è che ormai sia il telefono sia l'ipod sono vecchi e ci sta che non funzionino più e che ripararli mi costerebbe come prenderne di nuovi. Macolcazzo, sono gli alieni.
E poi ci rendiamo conto che chiamano 'vecchi' dei cosi che hanno si e no sei anni? Ma dove andremo a finire? Ma il valore delle cose? Qui una volta era tutta campagna. E io per andare a scuola facevo mille chilometri a piedi. E quando hai sete non c'è niente di meglio di un bicchiere d'acqua.
Invecchiata pure io e con la coda tra le gambe, sono tornata a casa.
Ma, tornando a casa, mi sono fermata dal calzolaio. Avevo portato a sistemare un paio di scarpe che adoro, che ho dalla terza media quando tutti facevano il mutuo per le silver nike, che comprai con la prima paga da baby sitter ( in mega sconto a tipo sedici euro o meno, forse), che rappresentavano lo sbocciare del il mio cattivo gusto.



Le cose si possono aggiustare. Nuove non tornano, ma ci si accontenta.
Sono le persone che se si rompono son cazzi. Le schegge feriscono. Le ferite sanguinano. Le cicatrici restano. E ''when a heart breaks no it don't break even''. Chiuso sipario, applausi.

Ora sono in casa: la sveglietta (che di anni ne ha ventuno) continua a segnare orari da Melevisione. Telefono e i-pod sono in attesa di una degna sepoltura. Di nuovi non ne compro sicuro. Piuttosto prendo un gufo. Ma le mie scarpette sono ancora qui.

sabato 16 novembre 2013

sciolgo le trecce ai cavalli

 Superficiale esame di coscienza: critico tanto i capelli degli altri, senza guardare la trave nei miei occhi, come direbbe il prete che mi ha fatto catechismo per millemila anni.
Ho dei capelli che neanche la fusione di Raperonzolo e la Medusa. Neanche quella di Goku sayan di terzo livello e il cugino Itt. Neanche quella del mocio Vileda e Edward mani di forbice. Neanche Satomi di Kiss me Licia e Slash dei Guns. Neanche Telespalla Bob e Bon Jovi dei tempi d'oro.
Sono brutti, ma brutti brutti. Di base non sarebbero neanche malvagi, perché ho un discreto boccolo naturale. Ma se ci aggiungiamo che alla prima molecola di umidità che percepiscono ( e in pianura padana non è umido, è tropicale) si arruffano, che anche se sono pochissimi fanno massa, che non vado dalla parrucchiera da due o tre anni, che ho delle ciocche grigie da quando avevo 10 anni, che la piastra non li piastra, che.. diciamola tutta: non ho la pazienza di starci dietro. Shampoo-balsamo-phon se è inverno, sennò anche senza phon. Risolvo con trecce o, da brava ballerina dei poveri, cipolle-chignon.
Ma adesso li vorrei tagliare a maschietto. Se solo non avessi un faccione a luna piena-sole dei Teletubbies che mi fa sembrare una chiattona con ogni taglio che vada sopra le spalle. Sì, anche io ho vissuto il trauma del taglio a caschetto-con-la-frangia-fatto-in-casa almeno fino ai dieci anni, e i capelli più corti di un certo livello mi portano alla mente questi ricordi spiacevoli.
Quindi non so come sistemarli. '' Non mi sento in ordine''.


lunedì 11 novembre 2013

braccioli e penna lunare

C'è quel momento nel tardo pomeriggio della domenica in cui tutti i pianeti si allineano e ti mostrano la bruttezza delle cose, della vita, del mondo (oltre alla palese bruttezza di te stessa).
E, come se gli astri non ti avessero già abbastanza in antipatia, ti arriva la telefonata che dimostra che al peggio non c'è limite:- ehi, ti va di andare in piscina a farci due vasche?-. Maccerto, perché no! 
Non vedo l'ora di socializzare, indossando un costume che valorizza ogni rotolo del mio corpo, una cuffia che mi fa sembrare Roger di American Dad e gli occhialini appannati del Professor Farnsworth di Futurama.
Non ho addosso il pigiama da stamattina, le cispe raggrumate negli occhi, il trucco della sera prima che mi fa sembrare un incrocio tra un panda e un quaterback, e soprattutto: non è da due mesi almeno che non mi depilo le gambe.
Rassegnata e depilata a macchia di leopardo (e quindi infreddolita), vado a cercare il costume, gli occhialini e la deliziosa cuffia antistupro.
E sul fondo della scatola della ''roba da bagno'' trovo un tesoro: i miei adorati braccioli di Sailor Moon, regalati per i dieci giorni di mare dell'estate del 1995! 
Li ho messi in borsa e li ho addirittura sfoggiati in piscina, dopo ben sei faticose vasche a dorso e qualche mezza a rana. Mi stanno sempre benissimo, sarà che ho i bicipiti definiti.



E parlando di Sailor Moon - siccome tratto poco l'argomento- ho fatto due calamite con della pasta che mi si stava seccando ( la pasta Modena della Padico) e dovevo assolutamente evitare di buttare. Tengo cuore tirchio.Ho fatto la penna lunare e lo scettro della prima serie ( crescent wand): li ho fatti un po' a memoria, ma alla fine un po' ci assomigliano.

martedì 5 novembre 2013

Halloween e scarpe incoerenti

Allora, passato un buon Halloween? eh? si, eh?
Anche io. Bazinga.
Ho questa allergia a Halloween, fin dalle elementari quando dovevamo imparare in inglese quella storia menosa del poverissimo Jack O' Lantern.
Perché mi sembra solo una scusa più valida di altre per vestirsi da strappone e comportarsi da ninfomani. -Sì! quest'anno mi vesto da diavolessa-streghetta-gattina-infermiera-biancaneve birichina: ho già la mini inguinale, le calze a rete, gli stivaloni bondage e la crema con i brillantini e il sangue finto arancione! YOLO! e non mi copiare il vestito, se sei una vera amica-.
Non mi sono mai divertita alle feste di Halloween. Nelle discoteche con il festone a tema con l'ospitone special dj set che gira e rigira è Gabry Ponte.
Il mio contributo per questo Halloween (Aulin, come dice la mia nonna) è stata la zucca bollita in pentola a pressione, oh quanto amo la zucca bollita. E non si critichi la scarsa igiene dovuta al gatto sulla tavola, perché lo sappiamo tutti che '' poi col calore i batteri muoiono''. E quel che non ammazza, ingrassa.


Eppure dovrebbe piacermi Halloween, come dice una mia amica :- a te 'ste cose macabre ti attizzano..-.
Sarà che spesso non condivido le mie stesse idee.
E a proposito di personalità che fanno a pugni: oggi, dopo tre anni che ci rimuginavo, mi sono finalmente arrivate le Lita ( trovate a 30 e dico 30 euro, mi galvanizzo troppo quando risparmio e divento sfacciata) che ho preso su ebay. Mi sento troppo caciotta*. E la settimana scorsa mi sono arrivate delle creepers da oasap che avevo puntato da un annetto (prese con millemila coupon, obviously).
Perché risparmiare per cose serie tipo quel cigolio che fa la macchina, quando puoi spendere la sudata paga della settimana nel superfluo?
" - Anche il capitano del Titanic lo diceva:- ma no ma no, è solo un rumorino! Da niente!- "




* si, sono fan delle caciotte medio cesse su facebook. E se sapessi come fare linkerei la pagina perché merita di essere divulgata. Da me poi? Che megalomane.