sabato 16 novembre 2013

sciolgo le trecce ai cavalli

 Superficiale esame di coscienza: critico tanto i capelli degli altri, senza guardare la trave nei miei occhi, come direbbe il prete che mi ha fatto catechismo per millemila anni.
Ho dei capelli che neanche la fusione di Raperonzolo e la Medusa. Neanche quella di Goku sayan di terzo livello e il cugino Itt. Neanche quella del mocio Vileda e Edward mani di forbice. Neanche Satomi di Kiss me Licia e Slash dei Guns. Neanche Telespalla Bob e Bon Jovi dei tempi d'oro.
Sono brutti, ma brutti brutti. Di base non sarebbero neanche malvagi, perché ho un discreto boccolo naturale. Ma se ci aggiungiamo che alla prima molecola di umidità che percepiscono ( e in pianura padana non è umido, è tropicale) si arruffano, che anche se sono pochissimi fanno massa, che non vado dalla parrucchiera da due o tre anni, che ho delle ciocche grigie da quando avevo 10 anni, che la piastra non li piastra, che.. diciamola tutta: non ho la pazienza di starci dietro. Shampoo-balsamo-phon se è inverno, sennò anche senza phon. Risolvo con trecce o, da brava ballerina dei poveri, cipolle-chignon.
Ma adesso li vorrei tagliare a maschietto. Se solo non avessi un faccione a luna piena-sole dei Teletubbies che mi fa sembrare una chiattona con ogni taglio che vada sopra le spalle. Sì, anche io ho vissuto il trauma del taglio a caschetto-con-la-frangia-fatto-in-casa almeno fino ai dieci anni, e i capelli più corti di un certo livello mi portano alla mente questi ricordi spiacevoli.
Quindi non so come sistemarli. '' Non mi sento in ordine''.


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