E invece no. Tre giorni fa, sull'autobus pieno all'inverosimile, un brillante ha avuto la necessità di sbucciarsi un mandarino. E altroché carta igienica. Un'ondata puzzolente che mi ha bruciato le narici all'istante.
Ed è subito sera.
Già non ero proprio in forma perchè avevo fatto altri due piercing e, porca miseria, mi hanno torturato dal male e ho sanguinato che nemmeno Gesù in via crucis. Non ho mai patito così male per dei piercing ( sì, ne ho altri perchè sono una tipa tosta), lasciati dire, bel Adam apprendista tatuatore, che devi essere veramente più delicato e soprattutto che una tazza di thé non risolve la perdita di cinque litri di sangue.
Quindi sono arrivata in camera che ero parecchio indecente e tremolante e sembravo davvero una fuggita da Scientology e cosa penso di fare? Di farmi un buon caffè solubile per rimettermi. Tempo di muovere un muscolo e rovescio la tazza sulla presa multipla che scoppia, bruciando l'adattatore e i caricabatterie di computer, i pod, telefoni e macchinetta fotografica, oltre a un pezzo di deliziosa moquette e l'angolo della coperta del letto.
Così di botto sono tornata agli anni novanta. Non ho più niente.
Mi devo fare spedire un walkman e un cercapersone.
Hello moto.
Mi devo fare spedire un walkman e un cercapersone.
Hello moto.
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