lunedì 23 dicembre 2013

quei regali fatti col cuore

L'importante è il pensiero una beata fava, siamo d'accordo. Ma comunque è già qualcosa.
I miei genitori manco il pensiero. Si scordano candidamente il mio compleanno da almeno quindici anni. Anche se, qualche anno, come questo, la mia mamma ha realizzato qualche giorno in ritardo. Mi immagino il momento della rivelazione:- Ehi, la mia figliola è una decade che non compie gli anni, 'spetta che faccio mente locale..esatto, lo sapevo che in questi giorni era il suo compleanno, sono fin troppo premurosa!-
Oggi quindi, con soli tre giorni di ritardo, mi ha consegnato il preziosissimo regalo chiaramente fatto con tanto cuore e amore di madre. Un bel sacchetto della farmacia pieno di campioncini elemosinati dalla profumeria di fianco al suo negozio.


Sono comunque contenta che se ne sia ricordata, sarà lo spirito del Natale assorbito a tradimento da quell'impostore del mio corpo, ma mi ha fatto davvero piacere.
E, presa da questo benessere infame, ho fatto pure biscotti, pandori e addirittura quei schifosi di panettoni - i cavalli di Troia di canditi e uvetta- per le mie bambole. Ero in trance, in un trip natalizio di cui non avevo nessun controllo. 
Ora me ne vergogno. Sono rinsavita. Ho avuto un paio di ore di debolezza, ho tradito il mio status di paria del Natale. E voglio assumermi le responsabilità delle mie azioni. Non userò le carte ''Amore non è come sembra'' e ''Mi hanno messo una pastiglia nel drink''. 
Ecco di cosa si sono macchiate le mie mani:



E per rincarare la dose, ho anche trasformato le scarpone di quella Barbie che lasciava i timbri mentre camminava in pattini da ghiaccio. Ho applicato con eleganza mezzo stick di colla a caldo.


Mi pento e mi dolgo. Mea maxima culpa. 
Padre Maronno, redimimi.



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