martedì 21 gennaio 2014

ballare con trasporto i One direction

Capisci che forse sei in overdose di caffè quando da Terranova ti metti a ballare e cantare ( perchè sì, sai le parole e puoi dare la colpa al fatto che fai da babysitter a bambini nella pre pubertà, ma il punto su cui riflettere è che forse piacciono anche a te) mezzo album dei One direction con un sedicenne pakistano molto omosessuale e incredibilmente snodato. Senza nessuna vergogna.
Grazie caro esotico sconosciuto per avermi fatto compagnia. è stato un onore duettare frivolamente con te.
Spero che la tua mamma ti compri quei pantaloni color prugna che ti piacevano tanto: tranquillo, non ti fanno il culo basso. Peserai trenta chili, il culo non l'hai neanche.



domenica 19 gennaio 2014

esorcisti, insonnia e floppini

Penso di aver già accennato ai nostri vicini di casa. Li ho criticati per lo spionaggio ossessivo e il furto di posta. Ho omesso un fatto un po' grave: hanno una figlia di trenta e passa anni che non so che problemi abbia ma urla dei cancheri tutto il santo giorno. Fino a domenica scorsa. Plot twist: le si è invertita la routine e ha iniziato a urlare durante la notte. La cosa mi disturba parecchio, siccome la sua camera ha il muro in comune con la mia, e lei ha questo hobby di sbattere le cose contro il muro e farlo vibrare in stile terremoto, come se non bastasse il fatto che urla con una vociona da indemoniata che mi fa cagare in mano dalla paura. La cosa mi disturba anche perché io avrei bisogno di dormire quelle cinque ore a notte, perché non sono come la sua famiglia che poi durante il giorno si gratta le palle mentre spia. Io dovrei lavorare e studiare e magari non addormentarmi in treno e risvegliarmi tre fermate dopo la mia con la bavetta alla bocca e senza i soldi del biglietto per tornare indietro.
Se il mondo gira, insomma, è grazie a me. Io faccio cose.
No, seriamente. Non voglio sparare a zero, non voglio dire:- Problemi vostri, non venite a scassare a me. Se vostra figlia è matta fate in modo che sia matta in silenzio.-
Anzi, momento confessione: sono la prima che si è fatta più di dieci anni di visite-ricoveri psichiatrici e neuropsichiatrici ( ''I'm not crazy, my mother had me tested.") quindi non dico che un po' ne capisco, però so che non è di facile gestione la cosa. Il toto farmaci può fare danni parecchio gravi, la famiglia può peggiorare la situazione, molti dottori non hanno proprio sta gran sensibilità.. E a sbarellare poi ci metti poco. Però in molti casi (non nel mio, ehm) la soluzione piano piano si trova. O almeno si trova un modo per conviverci.
Sicuramente però la soluzione migliore è quella che hanno scelto loro, i miei vicini: il prete esorcista.
Ebbene sì.
Ieri stavo rientrando in casa, quando ho visto sto Padre Merrin suonare da loro. Non ho resistito e sono corsa in camera mia a origliare. Avrei voluto vedere, invece avevo solo l'audio della vicina che urlava e lanciava cose come al solito e il prete che recitava un mezzo rosario in latino. Oltre al soundtrack mentale della melodia del film L'esorcista.
Non penso che però abbia funzionato (ma va?) perché stanotte quella ha urlato per tre ore buone.
E, siccome ero sveglia e non avevo più libri da leggere, mi sono messa a creare con quello che avevo in camera: l'ennesimo utilissimo portamatite di riciclo!


"Salve, sono Bender. Prego inserire floppino."



venerdì 17 gennaio 2014

la necessità di uscire con i vestiti appena comprati

Serata in casa causa reazione alla ceretta alle sopracciglia. Che io sia maledetta se imparo dagli sbagli che faccio. Mi era già capitato con sta marca poraccia di cera. E invece costa poco e la riprendo. E mi rigonfio la fronte e mi ritrasformo in Lerch Addams.

Cambiando discorso: doloroso giro per saldi un paio di giorni fa. Dovevo prendere dei regali per la mia amica e mi sono costretta ad andare per negozi. Che travaglio.
Come mi sono sentita povera, brutta, fuori moda, fuori posto, spettinata, lenta ( vorrei essere agile come i commessi gay di H&M), vecchia.. e brutta l'ho già detto? Andare nei negozi mi stanca proprio psicologicamente, mi forza a guardarmi negli specchi a riflettere sul fatto che i pantaloni in vendita mi starebbero come polsini, che nelle magliette non passo nemmeno nel buco della testa (e sì, faccio la simpatica e sempreverde gag di essere una suora con la maglietta come velo), che ci sono leggins che sarebbero imbarazzanti anche indosso a un wrestler messicano di bassa categoria ma la gente li compera e sta comunque meglio di me che indosso jeans a pois.
Che disagio esistenziale.
Tornata a casa mi sono riempita di brufoli per lo stress (e non per il McFlurry del McDonald's).
Comunque poco male: oltre alle cose per la mia amichetta, ho trovato una maglietta da Bershka che avevo puntato da quest'autunno. è da uomo, ma sto più comoda nelle loro cose. E poi costano meno ( era a 4.90 euro o forse meno). E poi dai: è Hitchcock, a chi non piace??


Tempo di sciacquarla e via: oggi la dovevo necessariamente indossare. Detto fatto.
Ehi aspetta, prima di uscire di casa mi farò un caffè, vuoi che mi sbrodolo proprio stavolta? Of course. Un bel lapillo di caffè dritto sotto quella-che-si-crede la tetta destra. Ma dopo un graziealcazzo ho fatto un bel gesto sbruffone con mano che gratta sotto il mento: l'ho messa lo stesso, perchè era nuova e i vestiti nuovi devono essere spianati il prima possibile. Lo diceva proprio Siddartha.

martedì 14 gennaio 2014

gli alieni di History channel

Io ero una grande, grandissima fan di History channel.
Quando parlava di storia ( adoro la storia contemporanea). Quando i nazisti e Tutankhamon la facevano da padrone. Quando il fuori tema consisteva nelle speculazioni su Atlantide. Quando gli speciali erano sui Kennedy. Quando gli alieni erano solo un ipotesi nel trasporto massi usati nelle piramidi della Mesoamerica.
Ma ora tutto è cambiato. Ora ci sono i banchi dei pegni con una serie di ceffi veramente di buon cuore e degni di fiducia, gli eroi del ghiaccio ( che non ho idea di cosa parli, mai visto), ma soprattutto alieni.
Alieni a pioggia, alieni visti e rivisti, con cui abbiamo viaggiato, che ci hanno rapito, con cui messaggiamo quotidianamente. Alieni a prezzemolo, in perenne replica, spiegati a noi miscredenti da questo esercito di esperti, studiosi, fondatori di sette che anzi, sono proprio loro figli ( degli alieni).
Non è che non ci credo, ma neanche ci credo troppo. Cioè, se ci sono non sono poi così svegli se in mille milioni di millenni non ce l'hanno fatta a farsi capire da noialtri (che, per carità, non siamo delle cime: ma un buon maestro si fa capire anche dai più stolti ---> catechismo forzato rules). Se ci fosse sta guerra, sarebbe una guerra alla pari.
Comunque il punto è che il troppo straccia i maroni. Si facessero un canale a parte, tipo Gambero rosso.


domenica 12 gennaio 2014

ho un serpente nello stivale

Proprio belle le ragazze con gli Ugg-Emu. Specie se solo visibilmente sovrappeso e lo stivale si pianta al polpaccio, rigorosamente fasciato da leggins. Questa stagione mi sembrava un po' smorzata la moda, e invece no: ieri in treno sembrava di stare in un Ugg party. Che poi ho riflettuto molto sul perchè, con quei mezzi stivali, tutte camminano con i piedi strani, come se avessero le gambe a X. Non so se mi spiego.
No, lo so che non mi spiego. In questi giorni non sono molto perspicace: sono recettiva come Ralph Winchester e vitale come uno zombie di The Walkin Dead. Non sono neanche stata in grado di ricordarmi il mio numero di cellulare quando un baldo giovane me l'ha chiesto. Fortuna che ce l'ho scritto nel borsellino tra '' i numeri utili '', perchè altrimenti sarebbe stato il rimbalzo meno fantasioso della storia umana.
Torno a studiare che sono in pausa da praticamente tre ore. Durante le quali, però, ho rattoppato il vestitino della mia Carrie ( teen Courtney, l'amica di Skipper), che era delle Liv dolls. Anche lei ha gli stivali. Devo prendere degli Ugg misura bambola.



martedì 7 gennaio 2014

nostalgia di musica brutta e tetris

Periodaccio le vacanze di natale della parte di gennaio ( specie se le passi a preparare la tesi). Si abbassa qualsiasi standard di basilare dignità umana. Pigiama per giorni interi con padelle imbarazzanti di cibo, muco, inchiostri, pezzi di scotch, calze che ''tanto sono pulite, ci faccio un altro giro'', mucchio della roba da stirare più alto dell'olimpo con cartello '' pericolo: caduta massi'', mancanza di piatti puliti in cui mangiare, capelli che puzzano da chiuso con mille mollettoni inside. Depressione, tanta. Mentre guardi l'ennesimo ''Asterix e dodici fatiche'' ( rimproverandoti un po' per esserti persa ''Mamma ho perso l'aereo'' e ''Una poltrona per due'').
Ma soprattutto: io mi riduco ad ascoltare ( e ballare, perchè non puoi non ballare '' Backstreet back- everybody, yeeeeah'', sapendo la coreografia del video non bene, di più)'' la peggio musica. Ho appena finito una successione dei Take That, e penso che fra un po' tocchi alle Spice Girls o ai Duran Duran. O peggio ai Five o al gruppo di Justin Timberlake. O peggio ancora: alla musicaccia disco stile ''This is the rythim of the night'' o ''What is love''.
Che nostalgia. Gli autoscontri alle feste del patrono con la musica di dj Prezioso, con i fighi che stavano seduti sulla testiera della macchinozza, anche senza tenersi al palo, con il calcinculo alto mezzo metro e le catenelle-cintura di sicurezza, Gabry Ponte e gli Eiffel forever. Tanto bullismo, tanta tristezza.
Ma anche tanta speranza, che adesso si è defilata da un pezzo.

Sospirone.

Per stare in tema nostalgia-portami-via, ho pimpato questa chiocciolina porta-scotch ( o come si chiama, I dunno). Ero una valida giocatrice di tetris alle macchine arcade dell'oratorio.


Adesso ci sono gli Aqua.



giovedì 2 gennaio 2014

buoni propositi da mandare in vacca

Quindi, questo 2014? Iniziato alla grande tenendo il secchio del vomito a mio fratello ubriaco marcio, riportato a casa con la testa fuori dal finestrino della macchina della morosa. Spettacolo quasi migliore di quello dei fuochi della mezzanotte, abilmente e abusivamente organizzato dalla fabbrica di cinesi della città. Quasi migliore della festona in gran stile provinciale con la 'gente bene' in spolvero, a cui mi sono divertita come un pesce con l'amo in bocca.
Gente che si ubriaca alle dieci di sera con uno spritz. Donne con i tacchi in mano e le calze color carne cento denari. Lacca per capelli data con il compressore. Bagni di profumo misto a puzza di pesce fritto. Aliti alcoolici. Sconosciuti ubriachi che diventano affettuosi. Autoscatti, una valanga di autoscatti ''spetta, che non guardavo!'', ''un'altra, che metto il flash!''. Capelli altrui in bocca. Costole incrinate causa gomiti di donne senza tacchi, ritornate basse. Musica molesta e DJ esaltato che si filma la performance. Mani unte.



Intanto bisogna abituarsi a scrivere ..14 nelle date. Ed entrare nell'ottica che gli anni novanta erano praticamente venticinque anni fa, non dieci.
E ricordarsi che tutte le belle promesse fatte il 31 non devono essere per forza infrante entro il 2-3 gennaio.Possiamo impegnarci un poco anche nei giorni successivi; almeno arrivare a fine gennaio, giusto per dire che c'abbiamo provato. L'alternativa è porsi obiettivi più modesti. Mediocrità state of mind.
I miei buoni propositi?
- Assolutamente laurearmi in marzo-aprile;
- Leggere un libro di Stephen King che non alluda a madri fanatiche religiose né a cani maltrattati.
- Andare in Germania per un po';
- Trovare un lavoro alternativo allo spalare merda di animali domestici altrui;
- Piangere meno e, in generale, controllare le poche emozioni che provo;
- Togliermi i calli dai piedi;
- Rassodare il budino che mi ritrovo per corpo;
- Trovare una persona (sesso maschile preferibile) che mi accetti e mi voglia bene davvero;
- Riuscire a dormire un po' più di quattro-cinque ore a notte;
- Imparare a darmi l'eyeliner;
- Non mandare in vacca qualsiasi progetto, piano, idea decente che mi passi per la testa.


Più Sì e meno NO.
E chiù pilu pe tutti.
Stiamo a vedere, siamo solo all'inizio.