Ma prima che mi si dia della lurida sozza ( ma chi poi?) che lascia a marcire i vestiti, vorrei puntualizzare una cosa: mi ritengo una persona selettivamente pigra. Ora apriamo questa parentesi.
In genere sono iperattiva, non riesco a stare ferma e vivo nell'ansia costante di fare cose. E questo è un ulteriore punto che avvalora la tesi riguardo il mio solido equilibrio psico-fisico e che approfondiremo nelle prossime sedute.
Quello che vorrei spiegare ora è che su determinati argomenti mi spengo e divento l'esempio della peggiore pigrizia. Ci sono alcune cose che proprio mi compiaccio di non fare, e non sono necessariamente le cose che non mi piace fare. Odio fare la lavastoviglie ma la faccio ognissanto giorno, che nervoso. Odio stirare, ma lo faccio ogni.. beh, quando il mucchio inizia a franare al mio passaggio.
Ma se, per esempio, mi si parla di macchina non c'è verso che faccia qualcosa, se non costretta dalle circostanze. Lavarla? Certo, quando ho talmente tanta resina e chissà quali creature sul vetro che potrei riaprire Jurassic Park. Benzina? Sicuro, ma prima facciamoci una ventina di chilometri in riserva, giusto per rimandare il momento.
E così via. Tra i temi che affronto con pigrizia: la sopracitata macchina, i biglietti di treno-autobus, la crema per le mani, la parrucchiera, l'altrettanto sopracitato fare-disfare valigie, rattoppare calze e mutande, prendere la posta dalla buchetta, mettere gli occhiali da sole, portare i libri in biblioteca, caricare qualsiasi apparecchio tecnologico...
Tornando alla sorpresona trovata in valigia ( foto scattata a suo tempo):
Talmente genuino che non aveva neanche iniziato a scongelarsi. Stasera ne mangio un paio. Non capisco perché qui costino un occhio della testa i surgelati vegani. Là li pagavo massimo una sterlina. Qui nemmeno l'insalata dal repartone frutta-verdura viene meno di un euro. E poi qui era tutta campagna. E quando ero giovane saltavo i fossi per la lunga.
Anche se il fatto che siano salsicce mi frena un po'. Cioè, mi sembra veramente poco coerente. Cioè, io voglio togliermi la carne dalla testa e tu mi piazzi nel piatto delle salsicce? Siccome puoi dargli la forma che vuoi, fammele a pomodoro, no? Non sarebbe un ostacolo in meno?
Comunque, la smetto di parlare di salsicce, perché sono troppo immatura per evitare il doppiosenso e il mio voleva essere un discorso semiserio.
Tema che casca a fagiolo ( "il salsicciotto coi fagioli") con il collage che ho fatto un paio di settimane fa e che ho messo sul comodino in camera. Non si capisce ma è un A3. Per svegliarmi ogni giorno con l'incoraggiamento di Gandhi, Lennon, Chanel e Kennedy ( anche se, a quel che vedo in giro, il gran visir delle citazioni è Oscar Wilde).
The Office nel cuore.