domenica 6 aprile 2014

noi abbiamo il bidet

Sto vivendo con una famiglia inglese da una settimana. Niente London, underground, Harrods, autobus rossi a due piani, foto dal carrello del binario 9 e 3/4: sono in un villaggio isolato a più di un'ora di macchina da Bristol, in mezzo ai monti, a pecore, cavalli e senza un cazzo di collegamento. Oggi ho provato a guidare e sono finita in un fosso, bucando due gomme della macchina di questa famiglia, che ovviamenete adesso mi odia ancora più di prima. Non sto bene, per ora; spero sia questione di adattarsi, perché veramente sto raggiungendo il limite.
Quindi vorrei sfogarmi, elencando una serie di cose parecchio stereotipate che mi stanno facendo veramente apprezzare il fatto di essere italiana.
Non è un dato di fatto che i cavalli siano eleganti: io li odio, puzzano e sbavano.
Piove sempre, se non piove pioverà a breve.
Quanto cazzo di thè beve sta gente: hanno tazze di thè nei posti più impensabili.
Perché non si possono asciugare i capelli in bagno.
Cosa c'è di male nelle tapparelle o nelle scuri. Le tende bianche non tengono la stanza al buio alla mattina alle cinque.
La moquette.
Mangiano letteralmente la merda. Puoi metterci sopra tutte le spezie che vuoi, ma resta merda surgelata passata in microonde.
Hanno le vestaglie di flanella come nei film.
Adorano mettere i cappottini fluorescenti per strada. La metà delle professioni necessita il cappottino fluorescente.
Il caffè di Starbucks è disgustoso e costa una cifra.
Mettono i sottotitoli nei film-telefilm americani.
Dov'è il lenzuolo nel letto? Perchè non foderano-rincalzano il piumone dalla parte dei piedi?
Bidet missing.

L'Harry Potter più ambiguo del pianeta:







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