sabato 17 maggio 2014

Lonsdale e case diroccate

Una delle cose che mi piace di più del ricevere i vestiti smessi da parenti e amici modaioli è ricordare l’indecenza delle tendenze giovanili delle stagioni passate.
A volte mi chiedo se là fuori c’è qualcuno, oltre a me, che indossa ancora le magliette o le mega felpe Lonsdale.
Nelle buste della settimana scorsa ho rinvenuto le magliette in poliestere con la margherita Guru, i jeans Angel-e-Devil -pronunciato a sentimento- con le ali d’argento sul retrocoscia, i bracaloni di Dimensione Danza e le elegantissime maglie Lonsdale. Che con qualche tocco sartoriale ( non certo tagli a colli e maniche con le forbici da cucina) diventano perfetti per palestra, ginnastica o come outfit per uscire a buttare il pattume che tutto il vicinato vi invidierà. Linda passion for fashion.



Nel mio caso, questi outfit fanno la loro porca figura anche in occasioni con location più rustiche e shabby chic. Per un look vintage e provenzale ma anche un po’ country.
Quel che voglio dire è che mi vesto da battaglia durante le mie scampagnate alla ricerca di edifici vecchi. Ho un debole per le case disabitate, le cascine diroccate e in generale qualsiasi luogo abbandonato e in rovina. Mi piace andare a curiosare dentro ( o il più vicino possibile) e conservare le foto che faccio. Poi capitano le disgrazie, lo so. Ma è una passione incontrollabile. Un brivido felino e un battito animale.
Davvero, ci resto malissimo quando con i progetti di bonifica o rivalutazione delle aree demoliscono questi ruderi. Stolti! Per me sono meravigliosi e le mie foto li salveranno dall’oblio. Megalomania, vieni a me!


giovedì 15 maggio 2014

giornate flop e Godzilla

Oggi è una di quelle giornate che dovevano essere belle e invece no. Oggi è una di quelle giornate flop.
Giorno libero, che pensi di sfruttare per fare del bene a te stessa, alla comunità e ai poveri del mondo. E che invece va in vacca prima ancora di iniziare, quando ti devi svegliare ugualmente alle sei di mattina causa bestemmioni al megafono dei vicini. È scontato che ogni buon proposito si eclissi, così come ogni barlume di falso e volatile ottimismo. E lo sai, mentre ti svegli bestemmiando a tua volta, lo sai che sarà una giornata di merda. Ma la affronti, perché se ti rinchiudessi in casa con un libro e i biscotti sarebbe come arrendersi ai nemici.
La mattina si risolve nelle quattro ore tra banca e posta. Il livello di nervosismo è già palesemente oltre il limite consentito. 
E la cosa peggiora perché chiama papo:- ehi, per pranzo mi raggiungi?- Certo, non vedo l’ora di passare un po’ di tempo a discutere della grande delusione che sono. 
Nel pomeriggio, con in saccoccia la mia bella dose di accuse paterne e un discreto senso di colpa, vado a prendere il letto, finalmente. IKEA of course. E sappiamo tutti ( tutti chi?) cosa implica. Esatto: un paio d’ore a smadonnare sulle istruzioni in geroglifico e i pezzi che non combaciano. Perché se anche inizi con le buone, all’ennesima vite di plastica che non trovi nella busta o che credi di non trovare perché nel foglio è disegnata come un millepiedi, lo scanchero è inevitabile. Risolvi aggiungendo chiodi a fantasia e buone speranze. 
Per ora mi sembra che tenga.
Ora sono più calma. Sarà perché ho trovato questo portaspicci ( vuoto, purtroppo) nel pattume fuori dall’IKEA.


Oppure perché mi sto caricando psicologicamente per il grande evento di questa sera: Godzilla. Quello del 1998 è stato un film fondamentale per la mia crescita, e non vedo l’ora di vedere questo. Sono più gasata di un bulletto dodicenne con la cresta e le mutande a vista. Basta poi poco a farmi felice. In più questa settimana l’entrata costa 3 euro.

venerdì 9 maggio 2014

persone inutili

Certa gente non è per niente utile alla sopravvivenza della specie umana. Certi atteggiamenti andrebbero estirpati, per una corretta evoluzione darwiniana dell'uomo.
Che contributo allo sviluppo può dare la gente che scrive " basta pioggia" su facebook mentre fuori sta piovendo o " che caldo, mi sciolgo" a metà agosto? O chi si ostina a ripetere la parola "selfie" come se fosse sta gran figata? Perché non vietano alle racchie di flirtare con i conducenti dell'autobus rallentando i loro riflessi? Qualcuno insegni a chi tira su col naso a usare i fazzoletti. E a chi striscia i piedi a camminare come un cristiano, che non sei più un quindicenne ribelle con le vans a suola piatta. Che apporto all'autoconservazione può dare uno che a fine lezione fa le domande sul senso della vita al professore? O i ciclisti che ci credono e la domenica mattina fanno gruppo con le loro tutine gialle e col cazzo che  si mettono in fila giù di strada per fare passare le macchine. O chi fa un regalo accompagnato dalla frase " é solo una sciocchezza..".
Oggi mi è arrivato un set di portachiavi di Sailor Moon ( adoro il merchandising dell'anniversario, non vedo l'ora esca l'anime!!), in cui c'è anche lui, il gran maestro dell'inutile: Milord. E le sue rose.




martedì 6 maggio 2014

beauty guru in bolletta - capitolo primo -

Con Linda nel ruolo di beauty guru.

Questa settimana sono a casa a grattarmela, quindi penso scriverò più del solito. Perché ho bisogno di compagnia e mi rifugio in internet.
Comunque, negli anni il mio istinto tirchio si è raffinato, il mio braccino si è accorciato e soprattutto la mia indigenza è ormai da definirsi cronica. Per questo sono sempre alla ricerca di nuovi modi per risparmiare, senza però rinunciare alla qualità. Sì certo.
Ovvio che non ho grandi aspettative: immagino che una crema mani di Dior sia anni luce migliore di quella dell'Upim, ma onestamente non ho nemmeno il coraggio di avvicinarmi allo stand Dior, quindi perchè non accontentarsi?
Non ho mai aspirato a standard qualitativi eccezionali, ma questa sarà una lista dei prodotti poracci con i quali mi trovo molto bene e che ho già ricomprato varie volte.
Da premettere che non ne capisco un'emerita di cosmesi: i miei parametri sono prezzo, odore e assenza di danni collaterali sulla sottoscritta. Se dentro c'è l'uranio impoverito non mi interessa.



Tenendo come riferimento questo capolavoro di Paint, andiamo in senso orario.

- L'acetone da battaglia, prezzo 80cent: aggressivo quanto basta. Toglie tre mani smalto con una sola passata. Toglie anche i colori acrilici, i pennarelli indelebili e macchia simpaticamente i vestiti.

- Il tonico viso, prezzo 99cent: con disappunto ho notato che hanno rimpicciolito la confezione, 'sti caini. Lo uso tutte le sere da quattro o cinque anni, non unge né secca e ha un odorino che mi piace tanto.

- La crema mani, 90cent: considerando che odio tutte le creme mani ed evito di usarle finché non ho le mani incartapecorite che sanguinano vergognosamente, questa mi piace molto. è un po' troppo unta per i mie gusti, ma si assorbe in fretta, quindi è sopportabile.

- La crema depilatoria, 1,98 euro: qui bisogna considerare che io non ho peli, ho setole che nemmeno un pennello Cinghiale. Sono dei bastardi. E le creme di solito fanno cilecca. Ma questa si batte coraggiosamente, alla pari di quelle Veet, Lycia o Depilzero e costa meno della metà.

- Ragazzino tosto della pubblicità Apple.

- Le salviette struccanti, 99cent: adoro queste salviette. Levano anche il waterproof e hanno un profumino che mi piace tantissimo.

- Lo scrubbone, 90cent: ho questo barattolo da un millennio, ma non finisce mai. E meglio, perché mi piace molto. Lo uso anche sul viso perché sono una ganza e non puzza né mi fa lacrimare gli occhi, come invece fanno alcuni Garnier.

- Le salviette da culo, 99cent per 3 confezioni: da portare sempre nella pochette e sfoggiare durante gli after con le amiche. No, davvero: nei bagni loschi di alcuni pub o anche solo in quelli della facoltà dove la carta igienica non è mai stata ammessa, servono. Per avere un culo fresco anche fuori casa.

E questo è tutto, per ora. Perché io valgo.





lunedì 5 maggio 2014

sistema solare e cotte da cliché

Oggi mi ha impezzato ( come si dice? attaccato bottone? agganciato? fermato per due chiacchiere?) il ragazzo che mi fece da istruttore a scuola guida. Quei senza vergogna che si fanno ore di macchina con degli sbarbatelli invorniti, che devono rispettare i limiti, e prendersi delle suonate dal resto degli autoveicoli a motore su carreggiata.
Era un po' che non lo vedevo, infatti è stata una bella coincidenza perché era qualche giorno che ci pensavo e speravo non fosse successa una disgrazia a quell'Apollo in terra. Neanche a dirlo, qualche anno fa ero stracotta di lui, come tutte le altre venti neodiciottenni con l'ormone mosso in corso con me. Oltre a essere oggettivamente un gran pezzo di manzo ( e questo mi frenava, perchè a me di solito non piacciono i "belli", siccome sono troppo alternativa, cioè fratello la società è obsoleta ), era proprio a modo. Come? " A modo" è un termine troppo giovanile? Insomma, il suo collega era un marpione viscido, più brutto di Yoda. Lui invece è sempre stato corretto, e siamo usciti solo a patente presa ( e immagino questa sia la sua routine-corteggiamento, e da questo punto di vista non è poi sto lavoraccio).
Sono una fanciulla dabbene e lui pure. " Una ragazza come me e un ragazzo come te".
Poi mi ha smollato nel giro di qualche mese, ma sempre con una certa gentilezza.
Ecco, questo tuffo nel passato per dire che oggi è stato un bel pomeriggio. E che lui è un gran bel ragazzo. E per vantarmi, siccome mi ha chiesto di uscire. Whaaaaat?!
Arrivata a casa ero di buon umore. Ovvero, non nel mio solito stato di democratico odio verso qualsiasi forma umana. Così ho finito un braccialetto che avevo in sospeso da un po', praticamente copiato da una foto vista sul blog Thompson Family-life ( il loro é mille volte più puccioso). Onestamente il mio non mi piace per niente, è vuoto e Giove ha l'anello storto, quindi lo metterò in panchina di nuovo, in attesa di modifiche.


" Does Uranus have ass-teroids surrounding it?"

In memoria di Plutone. Nel mio cuore rimarrai sempre un pianeta.

giovedì 1 maggio 2014

Pennywise, povertà e Scemercole

Odio la gente ricca. Odio essere povera.
Perché tutto quel poco che guadagno deve finire in bollette, benzina e biscotti? Perché costa tutto troppo per me? La mia faccia ogni volta che vedo il prezzo di qualcosa che vorrei ma non posso:


La faccia stordita dello sconforto, del fallimento, la faccia di Hercules, di Scemercole. 
E non è che ho pretese o standard da Hollywood. Non mi passa certo per la testa di prendere un trench Burberry da abbinare ai mocassini Tod's come una originalissima GiuliaSofia. 
Sono solo stanca di dover dormire su un materasso per terra perché le molle del letto dell'età della mia bisnonna ( not kidding, era il suo letto, tramandato di pippo in pippo) si sono rotte e non posso permettermene un altro. 
E non potrò mai realizzare il mio sogno di avere un letto matrimoniale in ferro battuto a baldacchino E a castello. 
" Non sono uno straccione, solo un poveraccio."
Potrei andare avanti a lamentarmi per giorni, ma la farò breve: i ricchi puzzano.

Parlando di letti, è un bel po' che non dormo bene ( sempre considerando i miei limiti da insonne cronica). Non solo per lo stile da accampata che ho adottato negli ultimi tempi, ma anche perché sto rileggendo It. Non so come mai sta volta mi sta facendo così paura, forse perché so già come va, o perchè colgo le sfumature, i non detti, i sticazzi. E ammetterò anche una cosa molto vergognosa: non ho mai visto tutto il film. I pezzi che ho visto mi hanno sempre disgustato, sembra una parodia.
Comunque, per esorcizzare, ho fatto una spilla sempre con gli scarti di fimo ( ricoperti poi con una sfoglia di fimo rosso). Anche se sembra un pesce disegnato da un neonato monco, dovrebbe essere un palloncino.



" We lie best when we lie to ourselves."