Secondo me il problema è che l'italiano medio non è abituato al gusto della pasta da zucchero che sa da didò o a pan di spagna di polistirolo. L'italiano vuole la crostata con la nutella. o il mascarpone con il cioccorì. O quella benedizione della torta gelato. Senza contare che, se anche fossimo abituati ai sapori, la maggior parte di queste designer improvvisate non è capace nemmeno di cuocerlo un pan di spagna.
Ieri al lavoro, dopo la cena, dovevamo portare fuori sta gran torta fatta da una degli invitati, penso per un battesimo. Già a vedersi era una cosa imbarazzante, con questo biberon-dildo, roba bianca che colava e pezzi cascanti da ogni angolo.
Magari è brutta ma buona. Invece no. Abbiamo servito trenta pezzi e ne abbiamo buttati trenta pezzi. Un gran spreco che mi ha fatto sentire in dovere di assaggiarla, che magari si salvava. L'ho sentita e sapeva di cartone umido-odore di cane bagnato. Cazzo, forse la lasciavano lì anche i bimbi delle pubblicità dell'Africa.
Ecco quindi quello che ho fatto oggi con una scatolina del labello e del fimo di scarto. Per ricordarmi che tira più un pelo di salame dolce che un carro di red velvet.