martedì 7 ottobre 2014

La vestizione del cavaliere

Credevo di essere psicologicamente preparata all’inverno inglese. Invece siamo in autunno nemmeno da dieci giorni e ho già un piede nella fossa causa ibernazione. Mi ero sopravvalutata, venendo dalla pianura padana credevo di poter essere all’altezza anche della campagna di Russia ( fighi i Russi  che vincono ogni guerra grazie al loro “rigido inverno”, vero?).
Vedendo i primi segni di cedimento nelle scorse settimane, mi ero  fatta spedire tutti i vestiti di cui disponevo ( da notare che stavano tranquillamente  in un pacco sotto i dieci chili), in modo da essere una cipolla fatta e finita, e poter perdere ore a infilarmi tutto per poi sfoggiare sei strati di maglie e tre di pantaloni senza alcun imbarazzo né scomodità nei movimenti. Ma a nulla sono serviti i miei fashion sforzi .
Infatti, sarà che in casa non abbiamo il riscaldamento, sarà che i coinquilini tengono bellamente aperte le finestre anche di notte, sarà perché ti amo, ma ieri sera sono stata portata in ospedale causa convulsioni e altre brutte  cose che mi avevano lasciato nel bagno esattamente in questa condizione: 



Grazie Dan e Dan per il tempismo nei soccorsi e scusate se vi ho svegliato alle due di notte con i miei rantoli.


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