giovedì 22 gennaio 2015

odi et amo quotidiani #8

  -  Odi i letti che fanno rumore ( cigolii di rete, molle ecc), i letti devono essere muti, anche nei momenti più selvaggi.
 - Amo suonare la campanella dello stop sugli autobus.
 -  Odi aspettare che la roba si scongeli nel microonde.
 - Odi che mentre mi verso  l’acqua a tavola poi si accodano altre dieci persone e devo versarla a tutti.
-  Amo sfoggiare le mie tessere dei supermercati ai supermercati.
Odi le pedane, i tappeti, gli zerbini.
Odi quando le posate ti scivolano nel tegame e si inzuppano e cazzo. Peggio quando il cucchiaino fa ribaltare il barattolino dello yogurt.
 -  Amo pulirmi le orecchie.
 - Odi i raccoglitori ad anelle con le anelle che non combaciano e ti scorticano le dita.
 - Odi darmi lo smalto in pollice e indice ( infatti lo metto solo sulle altre tre dita).
 - Amo i negozi che danno le buste di carta e non quelle di plastica.
 - Odi i quaderni con le righe/i quadretti grigio scuro che mettono una gran tristezza. Peggio ancora sono quelli con le righe verticali per i margini.
 - Amo l’odore dello shampoo nei capelli degli altri.
 - Odi quelle bilance dei dottori con quella stanga e quel pesetto che muovono e dopo 23 anni non ho ancora capito come funzionano.
 - Odi le pubblicità-gli opuscoli dei supermercati  che non sono graffettati in mezzo e che una volta che li sfogli poi sono tutto un casino.

lunedì 19 gennaio 2015

calvizie, saudade e oreo

Quindi, ricapitolando: sono tornata in UK, dopo un pit stop in Italia in cui ho avuto modo di ricordare quanto cazzo sarei potuta stare bene e quanto siano speciali i miei gattoni, sono nuovamente disoccupata e in bolletta siccome non mi vogliono pagare le ultime due settimane di lavoro, ho una nostalgia delle situazioni di casa che piango parecchio più del solito, fa un freddo polare e il coinquilino si ostina a tenere il termostato sui 14 gradi, sono di nuovo dipendente da antidepressivi, da cheddar e da Nick Cave, mi hanno rubato la bicicletta e ho perso la tessera della biblioteca, sto riguardando Scrubs per la millesima volta e come hanno potuto rovinare le ultime stagioni così, sto ingrassando e, dulcis in fundo, sto diventando calva.
La sostituiamo la parola "sfiga" con la parola, decisamente più appropriata, "linda"?



Infatti, mentre sul resto del corpo sono più pelosa di un mammut ( so sexy), in testa sto perdendo capelli a ciocche. Non so come comportarmi, prendo già integratori e non vorrei che il prossimo step fosse Cesare Ragazzi. Perché la situazione sta davvero degenerando, sembro un francescano.

Nonostante stia nuotando in una valle di lacrime e di capelli caduti, continuo comunque a riciclare e a realizzare cose brutte di cui mi circondo con fierezza. L'ultima ideona è stata questo oreo-porta cuffiette fatto col cartoncino della scatola dei cereali e colorato a dita con gli acrilici. è un po' figo però, perché le cuffiette bianche sembrano il ripieno.





mercoledì 14 gennaio 2015

sossaldi

Questo giro di saldi, il buongusto ha trionfato su tutto. 
Queste sono le cose che ho preso in un mesetto di offerte tra UK, Italia e il mio abusatissimo internet. 
In questi casi si dice haul, giusto? Aspetta allora che metto un titolo originale, una grafica accattivante che ballonzola per lo schermo, una musichetta provided by youtube e pianto dietro uno sfondo con Marylin Monroe/il poster autografato da Tyler Oakley e la mia collezione di smalti kiko presi con i buoni di mezza famiglia/ il mio alberello a cui appendo la bigiotteria, una busta MAC e una scatola Tiffany che la camera focalizza durante tutto il video, e le minilucciole di natale appese alla soluzione ponte dell' ikea con i poster di top girl.
Quanta acidità. è che sono molto triste al pensiero di dover tornare in UK nel giro di poche ore. Soprattutto perché sono stata licenziata a distanza. Poi che qualcuno abbia il coraggio di dirmi che la mia vita non fa merda. Never a joy.
Comunque, ecco gli acquisti:




Andando in senso-spirale-orario

- Set di pennelli trucco sorprendentemente morbidi, Primark - £ 1.00;
- Sobri stivali antipioggia di Spongebob, Sport Direct - £ 4.00;
- Felpa menta con dinosauri neri per passare inosservati ( consiglio: mai indossarla nel caso si abiti in un paese di puzzoni col paraocchi), H&M - £ 5.00;
- Creepers con le fragole prese col coupon, che mi devono ancora arrivare, Rosewholesale - $ 12.00;
- Hugo vestito da Esmeralda, ovvero la sottoscritta dopo trucco e parrucco quando esce con i vestiti appena comperati e si sente una figa ma poi si ricorda di essere me stessa e si demoralizza in un soffio di eolo;
- Sciarpona poco di moda che però come fai a rinunciare allo scozzese, Ebay - $ 2.90 free shipping;
- Scarpe stile Ai Yazawa, negozietto fighetto qui in paese - euro 20.50;
- ambo di ombretti CK opachi e profumatissimi non so perchè, Poundworld - £ 1.00.

E questo è quanto, torno a piangere sul latte versato e a vergognarmi della mia esistenza. E a piangere di nuovo, perchè non sono multitasking e non riesco a fare due cose in una volta.

sabato 10 gennaio 2015

Moriarty e cose di casa

Sono così contenta di essere a casa. Piastrelle per terra, tapparelle alle finestre, doccia col vetro chiudibile, tovaglia a tavola, la mia mamma con tutti i suoi problemi, le mie bambole, i muri bianchi, lo specchio in bagno, il divano comodo per addormentarcisi (ci si vi?), la mia macchina, la gente che ti fissa per strada perché ti vesti con la tua testa e non con la loro, la chiusura mentale dei vecchi ma soprattutto dei giovani, il profumo del caffè alla mattina, l'odore dell'inverno del mio paese, il letto che non cigola e con la coperta come il signore comanda. E soprattutto i miei gattoni che, sorpresa delle sorprese, mi hanno riconosciuto e mi hanno fatto commuovere. Sono solo tanto triste di dover tornare in UK presto, in quella casa disgustosa con quei coinquilini di merda.
Però quel qualcosa di british ( che non è la puzza di aglio) mi ha accompagnato fino a casa: ho infatti appena scoperto che forse faranno lo speciale natalizio di Sherlock, per dicembre prossimo. Tutti lo sapevano già, a me manco un messaggino per avvisarmi, grazie Benedict.
Ho comunque celebrato di brutto ( molte altre emozioni forti nella mia vita, come si può notare), facendo uno specchietto in onore di quel gran figo di Andrew Scott, alias Prof Moriarty.



" And honey, you should see me in a crown".


martedì 6 gennaio 2015

l'arcobaleno in valigia

Domani parto per un paio di giorni per Manchester e poi da lì vado in Italia. Come sempre molto tranquilla e riposata e per niente ansiosa per coincidenze di mezzi pubblici e voli di aerei ( maledetto il giorno che decisi di guardare Lost, maledetto Sawyer che me l'ha fatto continuare a seguire nonostante la gran merda che era diventato).
Oggi, mentre facevo la valigia ho notato la diversità cromatica dei miei pochi averi. Nonostante la vergognosa anima emo che a questo punto non posso più negare di avere, io davvero non so come faccia la gente a comperare vestiti non neri con così tanta facilità. Io, stampe a parte per le quali vado matta e più colori ammucchiati ci sono meglio è, mi trovo molto in difficoltà quando, per esempio devo prendere una maglietta che magari ha un bel disegno davanti ( ovvero, qualche riferimento a film, cartone animato e serie tv, questo il mio concetto di bel disegno) ma è blu o rossa. Vado in crisi, seriamente.
Questa la kaleidoscopica testimonianza:



Ohhh, l'arcobaleno luccica in ogni cuore,
ohhh puoi realizzare un mondo migliore.

P.s. : nella busta dei cadaveri ci sono le Barbie.




domenica 4 gennaio 2015

le avventure del bosco piccolo

Ovvero, il metodo più efficace per stroncare l'infanzia dei fanciulli.
In questi giorni sto pensando molto a quel cartone così allegro e carico di speranza, perché ultimamente mi sento molto Volpe o qualche altro personaggio che riesce a sopravvivere almeno per una ventina di episodi ( tipo Vipera o Donnola, credo che entrambe arrivino fino alla fine, uno che mi piaceva molto era anche Gheppio che forse era una femmina e ma penso che muoia al Parco Figo).
Insomma, come è come non è, appena le cose sembrano prendere una piega accettabile - che non è nemmeno lontanamente vicino al prendere una piega positiva, si badi bene- ecco che sfiga vuole che i ricci vengano investiti o che i fagiani vengano sparati. Quindi mi sto ritrovando spesso a fischiettare la sigla e pensare alle volpi azzurre cattive del Parco Figo e a lamentarmi e compatirmi che nemmeno Mariottide.
Unico spiraglio di luce in questa buia e nefasta vita io vagabondo chessonnio: torno una settimana in Italia.
Sono contenta, davvero. Ho tantissima voglia di vedere i miei gatti, abbandonati vergognosamente alla mia mamma, e ho voglia di farmi una doccia in una doccia non in una vasca con la tenda appiccicosa, e ho voglia di guidare il mio bolide matiz e la mia biciclettona, ho voglia di camminare scalza, di non morire di freddo come Talpa nelle avventure del bosco piccolo, di vedere la mia amica, ho voglia di avere spazio per muovermi e non sentirmi soffocare da moquette e carta da parati.
Ma per altri cinque o sei giorni sono qui, con sti coinquilini di merda che oggi odio oltremodo, per questo mi sono sfogata, pensando al futuro viaggio in aereo e alle mille avventure tristi che mi attendono.




Il disegno è copiatissimo da google, il cartoncino è piegato dall'umidità e dal fatto che non ho un tavolo, il pennarello è scarico, la scritta è tutta a sinistra e godzilla ha una buzza alcolica che non si può prendere seriamente.