In questi giorni sto pensando molto a quel cartone così allegro e carico di speranza, perché ultimamente mi sento molto Volpe o qualche altro personaggio che riesce a sopravvivere almeno per una ventina di episodi ( tipo Vipera o Donnola, credo che entrambe arrivino fino alla fine, uno che mi piaceva molto era anche Gheppio che forse era una femmina e ma penso che muoia al Parco Figo).
Insomma, come è come non è, appena le cose sembrano prendere una piega accettabile - che non è nemmeno lontanamente vicino al prendere una piega positiva, si badi bene- ecco che sfiga vuole che i ricci vengano investiti o che i fagiani vengano sparati. Quindi mi sto ritrovando spesso a fischiettare la sigla e pensare alle volpi azzurre cattive del Parco Figo e a lamentarmi e compatirmi che nemmeno Mariottide.
Unico spiraglio di luce in questa buia e nefasta vita io vagabondo chessonnio: torno una settimana in Italia.
Sono contenta, davvero. Ho tantissima voglia di vedere i miei gatti, abbandonati vergognosamente alla mia mamma, e ho voglia di farmi una doccia in una doccia non in una vasca con la tenda appiccicosa, e ho voglia di guidare il mio bolide matiz e la mia biciclettona, ho voglia di camminare scalza, di non morire di freddo come Talpa nelle avventure del bosco piccolo, di vedere la mia amica, ho voglia di avere spazio per muovermi e non sentirmi soffocare da moquette e carta da parati.
Ma per altri cinque o sei giorni sono qui, con sti coinquilini di merda che oggi odio oltremodo, per questo mi sono sfogata, pensando al futuro viaggio in aereo e alle mille avventure tristi che mi attendono.
Il disegno è copiatissimo da google, il cartoncino è piegato dall'umidità e dal fatto che non ho un tavolo, il pennarello è scarico, la scritta è tutta a sinistra e godzilla ha una buzza alcolica che non si può prendere seriamente.
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