mercoledì 17 luglio 2013

con buongusto e sobrietà

Sono consapevole di avere gusti discutibili in fatto un po' di tutto. Dagli uomini, agli hobby, dalle letture, alla moda. Moda, appunto: sono sincera e dico che seguo le sfilate, e mi piace tenermi aggiornata sulle collezioni. Ma, sempre per rimanere sincera, mi fanno una tristezza immensa quelle che le mode le seguono.
Non è per sputare merda aggratis, davvero. è che ci rimango male a vedere in giro soggetti femminili tanto ma tanto a disagio con i vestiti che portano. Che devono portare per essere alla moda e non essere criticate da altre poverette che nutrendosi di fashion blog (di altre poverette) non riescono a portare energia pensante al cervello.
Andiamo, un po' di sano menefreghismo: chissene se non ho i leggins a fantasia giungla o galaxy, la camicia di jeans con sotto la canotta con citazioni improbabili di coco chanel, chissene se non ho borchiato il guardaroba e non ho colorato con l'evidenziatore ogni paio di pantaloncini rasoculo del quartiere. Tanto la stagione prossima non vi serviranno.
Ma da che pulpito questo ''j'accuse''?
Da una che se ne esce di casa sbattendosene la ciolla degli abbinamenti e accostando le peggiori fantasie ( come si dice? stampe? texture? così suona molto erotica la cosa..), con tanto di gesto dell'ombrello alle mode.
Una testimonianza della mia odierna eleganza:


Come diceva Audrey Hepburn '' Mettiti due scarpe comode, che c'è da camminare''.

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