giovedì 27 febbraio 2014

la nonna stilosa, generazioni di cattivo gusto

In ogni paese, anche il più piccolo, c'è quella signora che, anche se deve solo innaffiare le piante del balcone, si acconcia che neanche agli Oscar tra i candidati.
La mamma della mia mamma, detta anche la nonna, è una di questi esemplari: un po' Elton John, un po' Angela favolosa cubbista, un po' Luigi XIV, un po' Renato Zero. Vedi mia nonna e ti si palesa la storia della moda degli ultimi due secoli. Tutti insieme, sulla stessa donna, nello stesso momento.
Un kaleidoscopio di trash.
Hai il cappello peloso da cosacco, gli orecchini da Cleopatra di Liz Tayor, la camicia con le rouches da Versailles, la giacchetta di pelle di Fonzie sotto la pelliccia da Crudelia Demon, le perle da Great Gatsby, le pantacollant di Cher, la cintura del generale Badoglio, le scarpette di Disco Stu.
Fare un giro nei suoi armadi dovrebbe contare come tirocinio nelle facoltà di moda. Ma forse, siccome è tirchia, non farebbe avvicinare nessuno per paura dei ladri di opere d'arte che sono i suoi vestiti: infatti, bisogna cogliere i momenti come questi, in cui è ammalata e abbassa le difese, per organizzare le spedizioni.
Ieri pomeriggio, che sono andata a badarla, ho provato queste scarpe che adoro!
Notare la calzetta, ci tramandiamo il buon gusto di generazione in generazione. ( di Pippo in Pippo).








lunedì 24 febbraio 2014

odi et amo quotidiani #4

Amo mangiare le piadine vuote.
Odi i fazzolettini di carta dimenticati nelle tasche dei vestiti in lavatrice.
Amo applaudire. Anche a cose che magari non necessitano applauso.
Odi le maniglie delle porte che ti trattengono per i vestiti.
Amo quando per radio danno canzoni che mi piacciono.
Odi gli occhiali da vista che sono anche da sole quindi sono sempre con le lenti fumé-a-mezza-via.
Amo schioccare le dita per puntualizzare concetti.
Odi gli yogurt con i pezzi di frutta viscida.
Amo i metri retrattili o come si chiamano.
Odi le borse a bauletto portate in stile prelievo del sangue.
Amo quando le pupille degli occhi dei gatti cambiano a velocità razzo.
Odi depilarmi.
Amo la luce rossa che bippa il codice a barre delle cose.
Odi il ginocchio di quello seduto dietro di te che spinge sul tuo schienale.
Amo i saluti tra giornalisti che si danno il collegamento.
Odi non riuscire a prendere le lettere dalle cassette delle lettere. E vederle marcire sul fondo giorno dopo giorno.

martedì 18 febbraio 2014

quattro giamaicani sotto zero e shopping alla caritas

Vorrei essere una di quelle persone che, a ogni benedetta Olimpiade, si rivela esperta galattica dei peggio sport, nonché giudice, medagliere e diffusore del verbo olimpico tra i miscredenti che magari non stanno tutto il giorno a guardare la diretta su Cielo o Raisport.
Purtroppo non lo sono. Ma penso di non essere da meno, in quanto ignoranza. 
La mia cultura riguardo gli sport invernali si basa infatti su quel gran pilastro del cinema internazionale che è "Cool runners", conosciuto in Italia come " Quattro giamaicani sotto zero".
Sono seria: è uno di quei film che adoro e che riguarderei a loop e che penso si dovrebbe fare vedere nelle scuole insieme a " La vita è bella" e agli spezzoni di " Siamo fatti così", perché insegna il valore dell'amicizia, del coraggio, del gioco di squadra, del rispetto, della fiducia, e, nonostante mi sembri sempre un sacco razzista e zeppo di stereotipi, penso aiuterebbe a far crescere meglio i bambini. Ci sarebbero meno calciatori con le sopracciglia depilate che fanno le pubblicità dei biscotti e più persone vestite con colori sgargianti che cantano.
Ma non voglio adagiarmi sulle mie strabilianti doti di critica cinefila.

Quindi cambierò discorso: adoro conoscere persone shopping addicted. 
La mia futura cognata ha infatti questo problemuccio. Per fortuna a volte rinsavisce e si rende conto di comprarsi da vestire ogni giorno e avere mille esemplari della stessa maglietta e quindi da un paio d'anni mi sbologna tutto quel che ha comperato doppio. Io non ho nessuna vergogna ad accettare, però mi mette sempre in imbarazzo ricevere regali. Più di dire grazie e dare abbracci stitici non so mai cosa fare, per questo penso si dovrebbe fermare e non comprare per un po'; perché io non so più come comportarmi.
E non mi si dica che sono egocentrica.
Ecco le cose che mi sono piaciute di più nella sporta ( in italiano si dice busta, vero?) che mi ha portato ieri:
- la maglietta ambigua di H&M
- la borsetta da sera di H&M , o comecazzosichiamaenzomicciodimmelotu
- la sciarpa da veterano, 
- il cerchietto di Terranova ( che metterò insieme al mio altro cerchietto borchiato, du gustis is mei che uan),
- smalti vari, da notare la biodiversità di colori.




" Via col ritmo, via col vento, 
Giamaica vince, io me lo sento!"


giovedì 13 febbraio 2014

persone serie, schiavismo e san valentino

Non vedo l'ora sia domani. Perchè festeggerò san Valentino.
Ovviamente scherzo.
Non vedo l'ora sia domani, perché finalmente finirò di lavorare per sto "organizzatore di eventi" per provincialotti che mi sta rubando l'anima dal corpo da quasi due settimane. è un esaltato schiavista che organizza cene di gala pacchianissime per clienti tamarri. Che ci sta facendo lavorare diciotto e dico diciotto ore al giorno, che si atteggia più di Jennifer Lopez e Mariah Carey messe insieme, e che onestamente mi ha stracciato le gonadi con il suo fare da Briatore.
Oggi poi, sono particolarmente alterata perché dopo il lavoro -oggi solo otto ore- devo uscire con sto gruppo di persone che mi fanno venire l'orticaria. Sono mezzi poeti, mezzi intellettuali, mezzi hippie: che la menano con l'uguaglianza, i diritti, le balene di Greenpeace, i sacchetti del tabacco e le Rizla, i baffi e la coppola da hipster, che però a me sembrano da fascisti. Che portano avanti ideali del comunismo della Prima Internazionale, che manifestano per i diritti degli animali da compagnia dei soldati dell'Uganda, che fanno yoga e cazzate new age perché non hanno bisogno dei beni materiali, ma poi guai a toccargli la Reflex, la Cinquecento, il mezzo negozio Apple che hanno in camera o i mille euro di paghetta mensile passata dai genitori. Non vedo l'ora di passare del tempo a conversare con loro sul disagio dei bambini lavoratori del Vietnam, mangiando cibo orientale alternativo-borghesuccio anche se comprato al Lidl  e osservando le loro scarpette firmate made in Thailandia con le calze Gallo da venti euro a filo.
E, tornando a san Valentino: non so mantenere nessun tipo di relazione, quindi non ho mai festeggiato san Valentino. Domani perciò manderò avanti questa tradizione, facendo finta che non mi interessi avere una persona che mi voglia bene con cui passare la serata.
Per adattarmi al tema e sentirmi meno fuori dal mondo, indosserò comunque questo braccialetto che mi sono fatta:


" Valentine sold his soul"

mercoledì 5 febbraio 2014

Lana Banana e Jigglypuff

Oggi sono scivolata su una buccia di banana.
Gag esilarante organizzata da qualche sozzo che evidentemente non condivide la volontà di un mondo più civile. Però non sapevo si scivolasse veramente pestandole. Invece succede proprio come nei cartoni; certo, non così teatrale come in certi Tom e Jerry, però " as sblisga da bon" = si scivola davvero.
Comunque chi butta la roba per terra è un coglione merdone. Campagna di sensibilizzazione organizzata dal Ministero dell'ambiente e che fa pubblicità brutte sulla Rai.
Ma vabbé, non mi sono innervosita troppo, perché oggi avevo il mio bel papillon con le pokéball ( che ho prontamente macchiato di caffè, go girl! ), a cui ho attaccato una spilla con questo mini Jigglypuff ( è un po' guercio e la foto non aiuta, lo so, ma fa la sua figura ) che ho fatto in fimo.



Ora vado a cantare " The Name Game", perchè mi è venuta in mente Lana Banana.
 "And there isn't any name that I can't rhyme".


domenica 2 febbraio 2014

se sei triste, ti manca l'allegria

Periodo un po' affannato e sì, abbastanza sfigato.
Ho fatto due settimane a spalare fango nel modenese con la croce rossa ( a proposito, complimenti agli abitanti e agli altri volontari: c'avete delle palle di ferro) e lavorare alla sera, dimenticandomi di dover consegnare due relazioni su argomenti sconosciuti di dieci cartelle cadauna entro domani mattina alle nove.
E ho anche fatto un incidente in macchina. E si è rotta la lavatrice. Ah, sì e devo continuare a fare la tesi.
Per questo sto scrivendo qui.
No: sto scrivendo qui perché sono sicura di potercela fare a scrivere ancora una quindicina di pagine in inglese sul mercato del pesce del lago Vittoria in Uganda.
E sapete perché ( voi, sì proprio voi)? Perché sto ascoltando le canzoni dei cartoni animati (o per i sofisti: anime).
E mi gaso a bestia, che neanche i migliori stimolanti. Dignità, spostati.
Ora vorrei stilare una personale classifica in ordine sparso (?) delle sigle che mi fanno sentire la regina del mondo, la Putin di camera mia, la Meryl Streep del film che ho in testa, che insomma che mi fanno credere, almeno per un po' che ho tutto sotto controllo, e anzi ho dell'avanzo.
Hit mania dance feat dj Linda 2014:

- Daitarn III ( uno per tre e tre per uno perché! )
- Beyblade V force
- Prince Valiant ( la tua forza indomita e profoooonda, cavalieredellatavolarotonda)
- Jem e le Hologram
- Luna principessa argentata
- Mazinga Z ( su di voi avvoltoi, c'è Mazinger!)
- Robin Hood ( sguardo accattivante, occhi da birbante! )
- Naruto, la prima (come un raggio che ha il coraggio di lasciarsi il sole dietro sè!)
- Tutti insieme appassionatamente
- Le Tartarughe Ninja ( ohohoh il gruppo dei ninja!)
- Fiocchi di cotone per Jeanie
- Capitan Harlock ( nero è il suo mantello mentre il cuore bianco è urrà!)
- Il mistero della pietra azzurra
- Piccole donne
- Nel covo dei pirati con Peter Pan ( uno, dieci, cento, mille!)
- Sailor Moon e il cristallo del cuore ( a.k.a. la isla bonita di Madonna)
- Papà gambalunga
- Spicchi di cielo tra baffi di fumo
- One piece ( la seconda serie, capitanotuttiall'ar-rem-bag-gio!)
- Pollyanna
- Ken il guerriero ( egliavvoltoisullecasesopralacittààà!)
- Pokémon, oltre i cieli dell'avventura
- Il libro della giungla
- Le prime tre sigle dei Digimon
- Pelle e ossa ( solo polvere e brividi indossa!)
- Dragon ball ( di ar ei gi o rem boll!), Dragon ball Z e anche il GT; ok tutti  i Dragon ball
- Kimba, una giungla di avventure
- e, anche se non è un cartone i Power Ranger ( rossogialloblù, rosaneropiù!)

A bomba!