Amo mangiare le piadine vuote.
Odi i fazzolettini di carta dimenticati nelle tasche dei vestiti in lavatrice.
Amo applaudire. Anche a cose che magari non necessitano applauso.
Odi le maniglie delle porte che ti trattengono per i vestiti.
Amo quando per radio danno canzoni che mi piacciono.
Odi gli occhiali da vista che sono anche da sole quindi sono sempre con le lenti fumé-a-mezza-via.
Amo schioccare le dita per puntualizzare concetti.
Odi gli yogurt con i pezzi di frutta viscida.
Amo i metri retrattili o come si chiamano.
Odi le borse a bauletto portate in stile prelievo del sangue.
Amo quando le pupille degli occhi dei gatti cambiano a velocità razzo.
Odi depilarmi.
Amo la luce rossa che bippa il codice a barre delle cose.
Odi il ginocchio di quello seduto dietro di te che spinge sul tuo schienale.
Amo i saluti tra giornalisti che si danno il collegamento.
Odi non riuscire a prendere le lettere dalle cassette delle lettere. E vederle marcire sul fondo giorno dopo giorno.
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