giovedì 27 febbraio 2014

la nonna stilosa, generazioni di cattivo gusto

In ogni paese, anche il più piccolo, c'è quella signora che, anche se deve solo innaffiare le piante del balcone, si acconcia che neanche agli Oscar tra i candidati.
La mamma della mia mamma, detta anche la nonna, è una di questi esemplari: un po' Elton John, un po' Angela favolosa cubbista, un po' Luigi XIV, un po' Renato Zero. Vedi mia nonna e ti si palesa la storia della moda degli ultimi due secoli. Tutti insieme, sulla stessa donna, nello stesso momento.
Un kaleidoscopio di trash.
Hai il cappello peloso da cosacco, gli orecchini da Cleopatra di Liz Tayor, la camicia con le rouches da Versailles, la giacchetta di pelle di Fonzie sotto la pelliccia da Crudelia Demon, le perle da Great Gatsby, le pantacollant di Cher, la cintura del generale Badoglio, le scarpette di Disco Stu.
Fare un giro nei suoi armadi dovrebbe contare come tirocinio nelle facoltà di moda. Ma forse, siccome è tirchia, non farebbe avvicinare nessuno per paura dei ladri di opere d'arte che sono i suoi vestiti: infatti, bisogna cogliere i momenti come questi, in cui è ammalata e abbassa le difese, per organizzare le spedizioni.
Ieri pomeriggio, che sono andata a badarla, ho provato queste scarpe che adoro!
Notare la calzetta, ci tramandiamo il buon gusto di generazione in generazione. ( di Pippo in Pippo).








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