sabato 23 agosto 2014

il disagio di schifare le cose che tutti adorano

Ci sono alcuni film che, a plebiscito, vengono considerati capolavori. Idem alcuni cibi o alcuni libri o alcuni cantanti o, per farla breve, alcune cose. Come direbbe Rick Grimes “Stuff”.
Ci sono poi persone che in queste cose non ci vedono proprio un cazzo di straordinario, pardon my french. Io appartengo a questa categoria, nel caso non si fosse capito dal mio fare strafottente e polemico da ragazzetto bocciato di prima media.
La trilogia del "Signore degli Anelli" mi ha fatto addormentare tante di quelle sere, che dopo tipo cinque mesi, è stato premiato come “ Uno dei tre libri che Linda non è mai riuscita a finire” ( gli altri due sono “Le cronache di Narnia” e la saga di “Eragon”, entrambi grossi errori di gioventù).
Qualsiasi libro di opere di Pirandello mi è risultato indigesto. Lo stesso per Shakespeare. Idem per le Bronte, ti prego aggiungete un po’ di descrizione alle vostre accattivantissime trame.
Penso che Beyoncé sia sopravvalutata.
"Avatar" mi ha annoiato in un modo illegale. Bravi, belli e tutto, ma santo cielo, é l’esaltazione della banalità e della pesantezza. "Seven" era talmente palese che ti prego finiamola presto. "V per vendetta" continuo a non capirlo. E parecchi altri film che al momento non mi vengono in mente.
Non capisco cosa ci sia nel sushi, né nella pasta alla carbonara, né nella coca cola, nelle patatine quelle bianche del sacchetto che alle feste piacciono a tutti ma comunque rimangono sempre, in qualsiasi cosa al gusto vaniglia, nel caffèlatte, nel vino rosso, nel pesto alla genovese, nei budini intrepidi al cioccolato, nel gelato alla spagnola ( come odio il gelato gusto spagnola), nei panini del McDonald's.

Solo che poi ci resti male. Ti prepari ad una fortissima emozione, hai molta aspettativa e senti una forte pressione da parte della comunità. E quando invece rimani dilusa non te lo riesci a spiegare.
È colpa mia? è colpa delle circostanze? Dovrei riprovarci? Dovrei mettere “ Mad world” come sottofondo a questa mia inadeguatezza?

E poi risolvi che, a culo.
Mentre voi vi gustate il vostro sushi che non puoi capire quanto è buono e bla bla ( il fatto che non lo mangerei comunque perché sono veg è un dettaglio) io mi mangio il riso in bianco. Che, la maggioranza dica quel che vuole, ma è una delle cose più buone che esistano. 

mercoledì 20 agosto 2014

malinconia, brufoli e lassativi

La faccia malinconica di quando guardi fuori dal finestrino dei mezzi pubblici. E pretendi di riflettere come nei film con la voce fuori campo. E in realtà stai solo pensando a quanto è sporco e a quante persone prima di te si siano appoggiate e abbiano lasciato tracce corporee attaccate a quel vetro. E pensi che se hai i brufoli è per colpa loro che ti attaccano le loro scorie. Allora mediti di staccare la guancia o la fronte per limitare il danno, ma sei troppo pigra e stanca della vita. E anche perché, a proposito di scarti e complice la zaffata direttamente dalla toilette, stai un  po’ pensando a quanti giorni siano passati dall’ultima volta che hai fatto la cacca. E ti rendi conto che sono ventidue. E pensi che magari la colonia di brufoli che si è insediata al lato destro della tua faccia  è colpa delle scorie che hai in corpo. E decidi di fermarti in un negozio affidabile che vende tutto a 99cent e investire in una promettente scatola di lassativi dall’etichetta scritta in russo.
La sera prendi un paio di pillole e ti corichi nel tuo letto freddo, vuoto e con ste trapunte indecenti che lasciano fuori i piedi. La pancia gorgoglia spaventosamente, ma non scoreggi nemmeno. 
La mattina sembra tutto regolare, solita routine noiosa, solita voglia di vivere e solita stitichezza. Saranno state caramelle, speriamo almeno non fosse niente di velenoso, ma se fosse stato qualcosa di serio e magari diventassi un mutante, e sei già lì che scegli che superpotere vorresti e sicuramente è la ricchezza. 
Poi viene mezzogiorno, dodici ore esatte dall’assunzione delle pillole. Inizi a sudare freddo, hai le contrazioni e pensi che fortunatamente tra venti minuti sarai a casa. E invece svieni nel bel mezzo del parco. Vieni soccorsa da turisti asiatici e dopo gli accertamenti di altri turisti asiatici, che viste le percentuali  dai per scontato siano dottori, ti trascini piegata a 90° a casa in una condizione che nemmeno i maratoneti quando entrano allo stadio. In bagno, botti che sembra ferragosto e scena pari pari a quella di Harry in “Scemo e più scemo”.

Morale: oggi Linda ha imparato che se ti credi un medico ma non lo sei, fai solo merda.

sabato 16 agosto 2014

Lost in Leeds

Sono di nuovo in Inghilterra . Non ho grandi aspettative, onestamente, ho smesso di cercare soddisfazioni. Ma in Italia non potevo proprio più resistere. Qui mi basterebbe trovare un lavoro classico da immigrata italiana con esperienza nel settore della ristorazione e con una laurea che vale come il due di bastoni quanto c’è sotto denare. Alla vostra immaginazione la risposta. Per ora ho comunque trovato da fare la tata per la bellezza di dieci ore al giorno; ma con il terrore che ho per i bambini, capisco che non sia il massimo.

Ho notato altre cose che piacciono agli inglesi, da brava patriota provinciale piena di pregiudizi:

Adorano i pantaloni attillati, non importa tu sia uomo o donna. Se sei donna però tieni di scorta anche un paio di collant nere.
Hanno questa cosa di iniziare a bere il venerdì alle cinque di pomeriggio per l’uscita del sabato notte ( che poi si conclude alla tarda ora di mezzanotte) e diventano molto  molesti, specie i teen ager. Ma le babbione over 50 non sono da meno.
Appena non piove si mettono in canottiera e infradito, anche se ci sono dieci gradi e tornerà a piovere nel giro di una mezz’ora.
Hanno perdite d’acqua e problemi d’umidità anche negli alberghi a mille stelle.
Amano  lo shampoo secco.
Qualsiasi cosa ti dicano, sembrano sempre sarcastici. Il meglio è il “ that’s nice”.
Hanno effettivamente questo complesso di superiorità verso gli immigrati, ma non mi sembrano razzisti.
Adorano che tutti vedano nelle loro case da quelle vetrate a piano terra che danno sulla living room.
Non importa quanto malamente si vestano, gli uomini hanno comunque sempre un loro perché. Anche alcune donne, ma qui nel nord si sfocia spesso nello stile Geordie e mi fa merda.
Adorano girare in casa con le pantofole, anche i giovani, anche i maschi.

Comunque: oggi avevo il giorno libero e sono andata a Leeds. Il centro città mi ha sconvolto da quanti negozi avesse. È un enorme centro commerciale, e mi sentivo veramente un topo di campagna.
Ho perso mezza giornata nei vari Primark che, per chi non lo sapesse ( ma chi? Chi gioca in prima base?) è la mia catena di negozi poracci preferita in assoluto.

Ho preso solo una maglietta (ma che maglietta!!) per l'esorbitante somma di 5£:




E queste sono le altre cose che avrei voluto mettere in saccoccia, ma per mancanza di tempo ( mi ero, appunto, persa) non sono riuscita a provare e riprovare, secondo la mia routine poco malata che precede ogni acquisto.


E questa la desolante conclusione di una giornata in una città lasciata nelle mani di ragazze bianche alla moda:





lunedì 4 agosto 2014

Galline in fuga e teen cribs

Oggi sono un po’ casaLinda perché domani parto per il Regno Unito. Sono una gallina in fuga ( Rocky Bilboa). Sono spaventata a morte, perché ho paura sia l’ennesimo fallimento. Ho paura di rovinare tutto di nuovo. Ho paura di dover ammettere che sono davvero una buona da niente. Ho paura di continuare a svegliarmi sola, stanca e schifata.
"Sai di cosa mi sono rotto le scatole Harry? mi sono rotto le scatole di dovere continuamente tirare a campare.. mi sono rotto le scatole di non essere nessuno e soprattutto... mi sono rotto le scatole di non avere nessuno."
Ho anche paura perché è la prima volta che non prendo Ryanair ( e che pago un viaggio più di 30 euro a tratta, porca miseria ladra) e che parto da Venezia. E che ho una valigia nuova ( da stiva, quella a mano è sempre lei,  elegante e giovanile come solo una valigia degli anni 80 può essere), siccome la mia valigiona storica presa con i punti del latte Ala nel ’97 si è praticamente sciolta. Insomma, mi sto cagando in mano.
Sono talmente disperata che stamattina a colazione ho acceso la tv su MTV. Penso fossero cinque  anni che non guardavo MTV ( seguo in internet alcuni programmi che trasmettono su MTV, tipo Il Testimone, Mario e Catfish), ma stamattina cosa trovo? Teen cribs. Ma cazzo, che ritorno al  futuro. Che palinsesto innovativo. A parte che a me gli adolescenti di teen cribs hanno sempre fatto salire un po’ il nazismo. In seconda, quegli adolescenti saranno trentenni ora.
Infatti, ho guardato la programmazione ed è la stessa medesima del 2006. Forse mancano le Best Crews con Mario Lopez ( Allopez), ma le Teen mom c’erano ( io adoravo  i due che avevano dato in adozione a Brandon e Teresa, ma stamattina penso ci fosse la seconda  o la terza serie, perché ho visto  quella cazzuta della mamma di Jenelle, che stimavo) , i telefilm giovanili ( tipo quello con quella che si crede una nerd ma in realtà è solo cagna o quell’altro con quel figo con gli occhiali a cui piace una cheerleader vergine.. non sono sicura ci sia ancora quella trashata patriottica della vita di una teen ager americana, che era anche un po’ teen mom) c’erano, quelli che perdono peso per il college c’erano, la Plain Jane c’era tipo dalle tre di pomeriggio fino alle nove di sera. Mamma mia, a momenti prendevo fuori il mio nokia 3310 che funziona ancora a meraviglia e scrivevo al 48408 con scritto Love il tuo nome e il suo nome, per vedere quanto eravamo giusti insieme.
In conclusione: devo svegliarmi  io, perché qui non si muove un cazzo.
"Non abbiamo da mangiare. Non abbiamo un lavoro. È le teste dei nostri uccelli si staccano!"



domenica 3 agosto 2014

odi et amo quotidiani #7

Amo bere qualsiasi cosa con la cannuccia.
Odi le sopracciglia tatuate che poi diventano verdi o viola.
Amo l'odore dell'acetone.
Odi il rumore di cassetti che si aprono o si chiudono.
Amo colorare i libri-da-colorare dei bambini.
Odi cambiare il rotolo finito della carta igienica. Ma odi di più chi non lo fa prima di me.
Amo la canzone della pubblicità della Tassoni.
Odi giocare a ruba bandiera.
Amo leggere nei cartelli all'ingresso dei paesi i gemellaggi con le città ucraine o boliviane.
Odi che non facciano saldi sui giocattoli.
Amo andare sui rollerblade come una giovane degli anni novanta.
Odi chi dice che sta leggendo un libro e poi in realtà è un e-book.
Amo vedere i negozianti che tirano su la saracinesca alla mattina.
Odi i pezzi di l'uvetta che si spacciano per pezzi di cioccolata.
Amo le bolle di sapone.
Ma odi quando finiscono, tu le riempi di nuovo con acqua e sapone per i piatti e quelle non funzionano più.
Amo scoppiare i guanti di plastica dei reparti verdura del supermercato.