Sono di nuovo in Inghilterra . Non ho grandi aspettative,
onestamente, ho smesso di cercare soddisfazioni. Ma in Italia non potevo
proprio più resistere. Qui mi basterebbe trovare un lavoro classico da
immigrata italiana con esperienza nel settore della ristorazione e con una
laurea che vale come il due di bastoni quanto c’è sotto denare. Alla vostra
immaginazione la risposta. Per ora ho comunque trovato da fare la tata per la bellezza
di dieci ore al giorno; ma con il terrore che ho per i bambini, capisco che non
sia il massimo.
Ho notato altre cose che piacciono agli inglesi, da brava patriota provinciale piena di pregiudizi:
Adorano i pantaloni attillati, non importa tu sia uomo o
donna. Se sei donna però tieni di scorta anche un paio di collant nere.
Hanno questa cosa di iniziare a bere il venerdì alle cinque di pomeriggio per l’uscita del sabato notte ( che poi si conclude alla tarda ora di mezzanotte) e diventano molto molesti, specie i teen ager. Ma le babbione over 50 non sono da meno.
Appena non piove si mettono in canottiera e infradito, anche se ci sono dieci gradi e tornerà a piovere nel giro di una mezz’ora.
Hanno perdite d’acqua e problemi d’umidità anche negli alberghi a mille stelle.
Amano lo shampoo secco.
Qualsiasi cosa ti dicano, sembrano sempre sarcastici. Il meglio è il “ that’s nice”.
Hanno effettivamente questo complesso di superiorità verso gli immigrati, ma non mi sembrano razzisti.
Adorano che tutti vedano nelle loro case da quelle vetrate a piano terra che danno sulla living room.
Non importa quanto malamente si vestano, gli uomini hanno comunque sempre un loro perché. Anche alcune donne, ma qui nel nord si sfocia spesso nello stile Geordie e mi fa merda.
Adorano girare in casa con le pantofole, anche i giovani, anche i maschi.
Hanno questa cosa di iniziare a bere il venerdì alle cinque di pomeriggio per l’uscita del sabato notte ( che poi si conclude alla tarda ora di mezzanotte) e diventano molto molesti, specie i teen ager. Ma le babbione over 50 non sono da meno.
Appena non piove si mettono in canottiera e infradito, anche se ci sono dieci gradi e tornerà a piovere nel giro di una mezz’ora.
Hanno perdite d’acqua e problemi d’umidità anche negli alberghi a mille stelle.
Amano lo shampoo secco.
Qualsiasi cosa ti dicano, sembrano sempre sarcastici. Il meglio è il “ that’s nice”.
Hanno effettivamente questo complesso di superiorità verso gli immigrati, ma non mi sembrano razzisti.
Adorano che tutti vedano nelle loro case da quelle vetrate a piano terra che danno sulla living room.
Non importa quanto malamente si vestano, gli uomini hanno comunque sempre un loro perché. Anche alcune donne, ma qui nel nord si sfocia spesso nello stile Geordie e mi fa merda.
Adorano girare in casa con le pantofole, anche i giovani, anche i maschi.
Comunque: oggi avevo il giorno libero e sono andata a Leeds. Il centro città mi ha sconvolto da quanti negozi avesse. È un enorme centro commerciale, e mi sentivo veramente un topo di campagna.
Ho perso mezza giornata nei vari Primark che, per chi non lo sapesse ( ma chi? Chi gioca in prima base?) è la mia catena di negozi poracci preferita in assoluto.
Ho preso solo una maglietta (ma che maglietta!!) per l'esorbitante somma di 5£:
E queste sono le altre cose che avrei voluto mettere in saccoccia, ma per mancanza di tempo ( mi ero, appunto, persa) non sono riuscita a provare e riprovare, secondo la mia routine poco malata che precede ogni acquisto.
E questa la desolante conclusione di una giornata in una città lasciata nelle mani di ragazze bianche alla moda:
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