Oggi è stato un giorno molto importante, perché ho finalmente assaggiato una zuppa.
Io ho sempre avuto un'avversione per le zuppe, i passati, i brodi e per tutti quei cibi in forma liquida. E intendo molto liquida, non come il puré o la polenta, più come gli yogurt, insomma quelli che con la forchetta non è proprio cosa e devi per forza ciucciare dal cucchiaio. Non so perché mi infastidisce questa cosa, ma davvero ho sempre fatto molta fatica a mangiare brodi, creme e compagnia. Besciamella a parte.
Insomma, per me il cucchiaio è solo per i dolci. Mangiare un cibo salato con il cucchiaio è tabu.
Ed ecco perché oggi è stato un giorno memorabile. Di mia spontanea volontà ho comperato una lattina di zuppa da 45 centesimi con lo scopo di mangiarla-berla. Ed è quel che ho fatto.
Ecco la ricetta segreta, che troverete sul mio libro che pubblicherò grazie al contratto di vincitrice di Masterchef.
Prendete un apriscatole, possibilmente non arrugginito.
Con il suddetto, aprite la lattina e versate il contenuto in una ciotola del cane che in UK troverete in ogni angolo perché questi per le zuppe ci vanno matti.
Piazzate la ciotola in microonde per un po', provate a essere pazienti, non come me stessa che vado in panico se il microonde non si spiccia a scaldare la roba e lo stoppo ogni venti secondi.
Una volta scaldata, se proprio volete strafare, aggiungete il sale e servite a voi stessi.
Prendete un cazzo di cucchiaio per MANGIARE, come si fa a mangiare con un cucchiaio io non lo so, e gustatevi la brodaglia.
Devo dire, col cuore in mano, che alla fine non era nemmeno malvagia. Però per altri cinque sei anni non credo che la assaggerò di nuovo. Anche se la vedrei bene come salsa per una pasta o un risotto, ben mantecata con qualche fungo trifolato mi ispira.
Ecco una trista testimonianza. No, non c'è il filtro seppia alla foto, è proprio tutto beige così, au naturel.
mercoledì 25 febbraio 2015
giovedì 19 febbraio 2015
Ed Sheeran, herpes e fango
Sono incazzata nera perché ho macchiato di fango la mia felpa preferita e sto tirando giù i santi perché non riesco a smacchiarla e davvero non è possibile, non ho mai fatto del male a nessuno e la vita mi scoreggia sempre addosso, ti sembra una punizione equa, non mi merito un paio di ore senza un cazzo di problema anche io, dimmi perché devo patire così, che vita di merda, never a joy.
Mamma mia, oggi doveva essere una giornata da Spongebob, serena e senza problemi.
E invece: diluvio universale e tornado che mi ha fatto cadere in bici ( non è perché non so da che parte stare e vado tutta tremolina, no è colpa del vento e della pioggia), sporcare tutti i vestiti, rompere la borsa e sgrugnare sul cemento di faccia. Così, oltre a due bei crostoni su fronte e guancia che sembro una vittima di violenze domestiche, mi si è pure riaperto l'herpes sul labbro che si stava riassorbendo dopo settimane di trattamento intensivo di gentalin, acqua e sale mi fai bere con un colpo mi trattieni il bicchiere.
Poi: biblioteca e ufficio postale chiusi per allagamento, Digestive finite al supermercato, genitori del coinquilino di merda a casa per la bellezza di cinque giorni, e per concludere, sono ingrassata di un altro chilo.
Ma sai cosa? Non mi abbatto certo. Non mi rinchiudo certo in camera a piangere, rileggere Il signore delle Mosche, bere bicchieri di latte perché non ho altro in casa e ad ascoltare Ed Sheraan perché, beh perché no? Un po' di sano pop strappalacrime e orecchiabile che ti mette sempre di buonumore.
Sono un flop.
Mammai mammai ahi ghimmi lov.
Mamma mia, oggi doveva essere una giornata da Spongebob, serena e senza problemi.
E invece: diluvio universale e tornado che mi ha fatto cadere in bici ( non è perché non so da che parte stare e vado tutta tremolina, no è colpa del vento e della pioggia), sporcare tutti i vestiti, rompere la borsa e sgrugnare sul cemento di faccia. Così, oltre a due bei crostoni su fronte e guancia che sembro una vittima di violenze domestiche, mi si è pure riaperto l'herpes sul labbro che si stava riassorbendo dopo settimane di trattamento intensivo di gentalin, acqua e sale mi fai bere con un colpo mi trattieni il bicchiere.
Poi: biblioteca e ufficio postale chiusi per allagamento, Digestive finite al supermercato, genitori del coinquilino di merda a casa per la bellezza di cinque giorni, e per concludere, sono ingrassata di un altro chilo.
Ma sai cosa? Non mi abbatto certo. Non mi rinchiudo certo in camera a piangere, rileggere Il signore delle Mosche, bere bicchieri di latte perché non ho altro in casa e ad ascoltare Ed Sheraan perché, beh perché no? Un po' di sano pop strappalacrime e orecchiabile che ti mette sempre di buonumore.
Sono un flop.
Mammai mammai ahi ghimmi lov.
giovedì 12 febbraio 2015
pub, sottobicchieri e ciambelle
L'etica del pub non l'ho ancora capita, a dirla tutta. Però qui se non vai al pub sei proprio il peggiore degli infami. Quindi cosa faccio? Certo, accetto volentieri il tuo invito, o bel tatuatore -citato forse in qualche post fa- e vengo con te al pub alle cinque del pomeriggio. Capitano, mio capitano.
E niente, è proprio una realtà che mi sfugge. E nonostante, penso che questa cultura del pub sia meravigliosa e da preservare: tutti di legno, tutti con sta puzza di aglio ( come qualsiasi luogo chiuso in tutto il territorio inglese, scusate il razzismo e il fare di tutta l'erba un fascio, ma è così punto e basta, annusatevi un po' in giro), tutti con sti schermi con la partita del Manchester City o United, con la gente che urla davvero " una pinta" e con quell'atmosfera da covo dei pirati che quando poi esci e sono nemmeno le otto di sera rimani sconcertato e boh, che roba straordinaria.
Ecco, scusate l'osservazione da antropologa mancata, ma davvero, certe peculiarità mi commuovono. Comunque, questa voleva essere un'introduzione ( e un modo per pavoneggiarmi del mio appuntamento con un figo che "tesoro vuoi dire maschiole" che scusate ma ha anche un tatuaggio di Spongebob, quasi come Marc Jacobs ) per mostrare l'ennesimo Art Attack di riciclo, fatto con un sottobicchiere intascato al pub, il coltellino del cavatappi, le dita della scrivente e gli acrilici del Poundland. L'idea non è assolutamente mia, l'ho vista in giro per la rete.
Ora posso bere tutto il thé che voglio senza lasciare aloni. Nevermore, il thé è per i deboli.
Non so perché sto pensando alla nonna di Elliot di Scrubs.
E niente, è proprio una realtà che mi sfugge. E nonostante, penso che questa cultura del pub sia meravigliosa e da preservare: tutti di legno, tutti con sta puzza di aglio ( come qualsiasi luogo chiuso in tutto il territorio inglese, scusate il razzismo e il fare di tutta l'erba un fascio, ma è così punto e basta, annusatevi un po' in giro), tutti con sti schermi con la partita del Manchester City o United, con la gente che urla davvero " una pinta" e con quell'atmosfera da covo dei pirati che quando poi esci e sono nemmeno le otto di sera rimani sconcertato e boh, che roba straordinaria.
Ecco, scusate l'osservazione da antropologa mancata, ma davvero, certe peculiarità mi commuovono. Comunque, questa voleva essere un'introduzione ( e un modo per pavoneggiarmi del mio appuntamento con un figo che "tesoro vuoi dire maschiole" che scusate ma ha anche un tatuaggio di Spongebob, quasi come Marc Jacobs ) per mostrare l'ennesimo Art Attack di riciclo, fatto con un sottobicchiere intascato al pub, il coltellino del cavatappi, le dita della scrivente e gli acrilici del Poundland. L'idea non è assolutamente mia, l'ho vista in giro per la rete.
Ora posso bere tutto il thé che voglio senza lasciare aloni. Nevermore, il thé è per i deboli.
Non so perché sto pensando alla nonna di Elliot di Scrubs.
lunedì 9 febbraio 2015
bici e bulletti
Essere stata torturata dai bulli ( dalle bulle in realtà, che forse è anche peggio) per otto anni non ha sicuramente aiutato la crescita e la maturazione della sottoscritta, che alla veneranda età di ventitré anni - alla carta, perché sono parecchio sicura di essermi mentalmente bloccata intorno ai dodici- si ritrova ancora a cambiare marciapiede o direzione alla vista di gruppi di bulletti sedicenni.
In un'altra città.
In un'altra nazione.
Quindi, per ovviare il problema e, nel caso, scappare più velocemente, la settimana scorsa ho investito venti sterline e ho preso una bici nuova, che ho chiamato Biga Duplex, in onore della fu bici che mi fotterono qualche settimana fa.
Sono diventata un Biker Mice. Rombi tuono e cieli di fuoco per i Biocombat.
In un'altra città.
In un'altra nazione.
Quindi, per ovviare il problema e, nel caso, scappare più velocemente, la settimana scorsa ho investito venti sterline e ho preso una bici nuova, che ho chiamato Biga Duplex, in onore della fu bici che mi fotterono qualche settimana fa.
Sono diventata un Biker Mice. Rombi tuono e cieli di fuoco per i Biocombat.
Allora? è o non è uno splendore?
Non so ancora stare a sinistra e rischio costantemente la morte, ma ne sono così fiera! Perché affrontare i tuoi traumi, quando li puoi aggirare con una mountain bike e lasciarli irrisolti vitanaturaldurante?
lunedì 2 febbraio 2015
beauty guru in bolletta -capitolo terzo-
Mi sono resa conto solo recentemente di essere un’ accanita
consumatrice di creme viso. Ma io odio le creme, mi dà fastidio sentire la
pelle appiccicosa. Che disgraziata, sono una contraddizione continua. Mi sto trasformando
in un’amante delle creme che comunque le odia.
Ebbene, questa scioccante rivelazione mi ha portato al
terzo capitolo della rubrica seria e professionale che mi ostino a scrivere,
nonostante alla fine siano sempre quelle cinque cose -neanche così prodigiose- che prendo. Ovviamente, illustrata
con l’ausilio delle moderne tecnologie.
Andando in ordine d’orologio ( ma come si dice? No n mi
ricordo come si dice. In senso cronologico? In fuso orario? Magari vado a
mangiare qualcosa e mando un po’ di sostanza al cervello?):
- La crema viso, parte prima, prezzo 1.29 £ : mi è piaciuta
molto, la mescolavo col correttore o col
fondotinta le mattine in cui mi truccavo e l’ho finita veramente in pochissimo
tempo.
- Milhouse, personificazione del mio perenne complesso
d’inferiorità.
- Il megapacco di salviette struccanti, prezzo 1.00 £ per 75:
hanno davvero un buon profumo e levano anche il mascara waterproof. Lasciano la
pelle un po’ unta per i miei gusti, ma pazienza, tanto poi mi lavo la facciona.
- Il mascara, prezzo 2.50£: assolutamente perfetto. Era dalla
prima edizione del Telescopic L’oreal –
quello azzurrino- che non mi trovavo così bene con un mascara, nemmeno un grumo
( come suona strano al singolare), non secca le ciglia, e resiste parecchio
anche alle copiose lacrime della sottoscritta.
- La crema viso, parte seconda, prezzo 1.99 £: è densissima e
funziona benissimo in coppia con i campioncini di fondotinta. È la prima volta
che la prendo, ma mi sa che si è meritata il bis.
- La crema viso, parte terza, prezzo 1.00 euro: questa la uso
per la notte insieme al mitico gentalin killer di brufoli, mi piace molto e ha un odore molto nobile che
sembra quasi di qualità.
- Il set di pennelli, prezzo 1.00 £: mi sto trovando benissimo
( ne uso poi solo due, gli altri non so a cosa servano), sono molto morbidi e
anche a lavarli non diventano gretti.
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