mercoledì 30 luglio 2014

Amadeus, Roverino e Freud

Stanotte ho sognato George Ezra che si esibiva solo per me in una sensualissima cover di “Rock me Amadeus” di Falco che, mi scusino i sofisti della musica, è una delle mie canzoni preferite in assoluto. Pur non capendo una sega di quel che cantava, sapevo tutte le parole e mi inserivo nel ritornello (wocchi wocchi amadeus!), aggiungendo qua e là assoli di flauto dolce, reperto di scuole medie.
Ad una certa, George ( ormai si era entrati in confidenza) propone una partitona a Roverino ( che, per chi non fosse stato costretto a crescere in ambiente cattolico, è un gioco di squadra -parecchio violento se giochi con chi gioco di solito io-, che mischia rugby, quiddich, e hula hoop), con delle comparse che non so chi fossero, a parte uno con cui avevo giocato di recente del quale la mia amica si era invaghita. 
Il talento di George si rivela anche durante il gioco: riesce infatti a difendere il portiere, pur continuando a cantare e suonare “Blame it on me”. 
Non ricordo come è finito il tutto, so che la mia squadra ha perso, perché si era inserito Situation del Jersey Shore e aveva aizzato una rissa, che aveva determinato la squalifica "dei nostri".
Il significato del sogno? Evitare di tornare dai concerti dei Bastille, correre a giocare a Roverino alle 4 di mattina e non dormire per una cinquantina d’ore filate per poi entrare in coma e vedersi rovinare un eccellente duetto onirico con George Ezra da Mike Situation.

Freud?


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