martedì 29 ottobre 2013

truccosella e assorbenti

Anche detto haul makeupposo, come le vere fashion-make up-nail bloggerss.

Arriva quel momento ogni due anni circa, in cui mi ritrovo con tutti i trucchi finiti.
Perché, la mia strategia consiste nel lasciarli finire tutti (o almeno un bel po': le matite per occhi, per esempio le ho dal giurassico), usare campioncini finché non smaltisco un bel po' anche di quelli ( ovvero fino a quando ho solo fondotinta e correttori di dieci toni più scuri del mio naturale colorito da larva) e poi fare un giro unico toccata-e-fuga al truccosella con le offerte migliori. L'arte del procrastinare.
Ebbene, la settimana scorsa è giunto il d-day: attacco audace su ben tre fronti ( altroché kamchatka del risiko), oviesse, beautystar e tigotà con obiettivo-budget sotto i venti euro. Questo il bottino di guerra:


I rossetti sono entrambi color carne-nude, perché so usare solo quelli ( per le seratone bombastik), il resto sono correttori, cipria che uso per un po' tutto e mascara ( sempre per le bombastik).

Oltre ai trucchi sono riuscita a permettermi anche il deodorante, la crema viso e gli assorbenti. Con l'ennesima inutilissima rumorosissima custodietta in metallo. Non riesco a controllare la mia avidità, non so perché continuo a accumulare quelle custodie, non so cosa farci e solo nel bagno giù ne abbiamo messe insieme una mezza dozzina


Comunque, abbastanza soddisfatta della riuscita della missione, torno al campo base. E l'indomani (cioè domenica, l'altroieri) mi sveglio con un delizioso connubio di congiuntivite e herpes al labbro ( ero una creatura inguardabile, sembravo Rocky dopo l'incontro con Drago; ad ora sto riprendendo le sembianze umane).
Sarei dovuta andare al reparto chirurgia plastica, mica al truccosella.

mercoledì 23 ottobre 2013

overdose di spongebob

Diciamo che oggi non avevo 'sti gran impegni. Quindi ho fatto la brava donna di casa ( in queste occasioni mi trasformo in casaLinda): ho tagliato l'erba e le siepi, ho lavato il bagno e la cucina, cambiato i letti, fatto la spesa e, il peggiore di tutti i mali, ho stirato la roba estiva per il cambio armadio.
Che poi il mio cambio armadio consiste nel tirare fuori i maglioni invernali da una di quelle scatole in cartone plastificato autodistruttivo (coi gattini e gli orsi polari) e ri-riempirla con le magliette estive.
Ecco, mentre stiravo invocando teatralmente l'aiuto di qualche divinità del focolare, mi sono resa conto che su venti magliette che ho (di quelle compere, non ereditate da cugini,fratelli,amici), diciotto hanno stampe di film o cartoni e tra questi, tre sono di spongebob.
E con le felpe e i maglioni la media di bon ton è più o meno la stessa. L'appretto e la patacca sul muro sono quel tocco di classe in più:


E le mie bambole (Dynamite Girl Neve chilly factor e Poppy Parker In the air) non sono da meno.


Chi va con lo zoppo..

domenica 20 ottobre 2013

the book was better

Mio fratello si sta riguardando per la millemillesima volta la saga di Harry Potter.
Complici Sky cinema, il clima esterno da Silent Hill (invasa dai dissennatori, se possibile) e la generale apatia stagionale. Quando c'è brutto tempo lui guarda sempre saghe: tra le più gettonate di sempre, oltre a Harry Potter, ci sono i Rocky, i Pirati dei Caraibi e i Matrix. Anche se quest'anno stanno acquistando punti i James Bond.
Comunque, anche se adoro Harry Potter e tutto ciò che lo riguarda, i film non me li riesco proprio a fare piacere.
Certo, conosco i copioni a memoria in inglese e in italiano di tutti e otto i film (modestia a parte, s'intende). Certo, ho una cotta per Tom Felton e Christian Coulson  da anni (ma le mie cotte durano molto, ma molto davvero). Certo, Harry Potter e la pietra filosofale è stato il mio primo film al cinema dai tempi del Gobbo di Notre Dame ( da piccola il mio papà mi ha portato al cinema solo per Il Re Leone e Il Gobbo di Notre Dame, traumatico fu il rifiuto per il Titanic). Certo, il jingle ( è la colonna sonora?) non poteva essere più azzeccato.
Ma i libri sono meglio, non transigo. E non ho la puzza sotto il naso, ho solo ragione.
Così, presa dallo snobbismo, ho scritto su questa canotta. Ottima per l'estate; ma anche in inverno, 'da sotto' per quelli che, come me, se non mettono la canottiera dentro le mutande, poi prendono freddo e si riducono col cagotto.


In più, per stare in clima HP, ho fatto due calamite ( oh, quanto amo le calamite) con le varie paste (fimo, premo, sculpey..) di scarto. Ho fatto un piacevole collage di foto con paint:


' [...] Nemici dell'erede tremate.'

mercoledì 16 ottobre 2013

spleen, cerotti e doctor Who

In questo periodo mi puzza la vita. Quoto costantemente (e mentalmente, per la salvezza di chi mi circonda) Edgar Allan Poe e Victor Hugo e mi faccio delle paranoie peggiori del solito. Sono più pallosa di Leopardi. Non dico che non ci siano momenti piacevoli ogni tanto (stamattina per radio hanno messo un infilata di gran belle canzoni e quanto mi gasa sentire delle canzoni che mi piacciono per radio), ma il mio disagio esistenziale è molto marcato da un paio di mesi a questa parte.
Come mi disse una cara persona :- you're a weird sad girl which lives a weird sad life.-
E come mi dice la mia mamma :- Allegria portami via e voglia di vivere saltami addosso.-

Per rimarginare queste mie ferite ( datemi un leggio, un costume di scena e un occhio di bue), dopo pranzo ho preso il fimo e ho fatto questo bracciale-cerotto. Non ho le maniche lunghe, ho solo le braccia pelose.


E mentre avevo le mani in pasta, ho fatto dei pezzi del TARDIS del doctor Who seguendo un tutorial di puddingfishcake su youtube. Devo essere onesta: il doctor Who non è nella rosa dei mie telefilm preferiti, ho visto solo le stagioni della serie iniziata nel 2005 (certo non perché Matt Smith mi fa sangue), ma a volte se ne escono con delle idee che trovo semplicemente geniali.


- But you're not armed!-
- I am.-
- What with?-
- Overconfidence [...].-



venerdì 11 ottobre 2013

Elvis e scaldamuscoli

Ieri è stata una giornata da sclero: un aspirante stupratore mi ha molestato per un'oretta ( a proposito, volevo ringraziare quel caro ragazzo che ha avuto il buon cuore di togliermelo di dosso con maschio vigore e consegnarlo a quella pippa del controllore) inseguendomi per i vagoni del treno, un motorino mi ha investito per metà, lasciandomi con piede e polpaccio lividi e scorticati (ovviamente della gamba sinistra, che è quella buona),  ho avuto una mezza crisi isterica durante un esame (dopo solo due ore di colloquio e otto ore di attesa) e ho peggiorato la mia precaria situazione sentimentale.
Ma oggi è un piacevole giorno da spongebob: sì, sono a casa con la febbre e la gamba gonfia. Ma c'è freddo col sole, ci sono i Mumford e sons come colonna sonora (interpretati da me stessa), c'è odore di foglie secche, c'è la zucca nel forno per stasera, ci sono le magliette infilate dentro le mutande per tenere calda la pancia e i pantaloni dentro le calze per tenere caldi i piedi.
In questi giorni mentre tiravo fuori i pigiami (che non sono altro che vestiti smessi) da freddo, ho trovato un paio di fuseaux ormai al tramonto della loro esistenza. Progettone di riciclo due in uno: con la parte sopra (quella di culo e cavallo) ho rimediato un paio di pinocchietti sempre buoni per palestra e danza, mentre le gambe le ho promosse a calze-scaldamuscoli.
Da notare i polpaccioni da attaccante del Manchester United ( '' ..sfoggiando le sue gambe stranamente giovanili'').


Oh, e ciliegina sulla torta di questa giornata di beatitudine: è arrivato il giftset di Elvis e Priscilla trovato alla metà della metà del prezzo originale, che desideravo da cinque anni, che non credevo avrei mai preso, che pensavo si fosse perso perché in viaggio da due mesi, che è una goduria immensa guardarselo.
A cosa servono gli amici, quando hai delle bambole? Lo so, mi compatisco già da sola.


 Stitch approves.

domenica 6 ottobre 2013

Pirandello, Dexter e Iron man

Posso scegliere d'approfondire qualsiasi materia esistente al mondo (considerando i miei limiti non indifferenti), ma come è come non è, alla fine finisco sempre a studiare Pirandello (e Maria Stuart). Sono i prezzemolini dei miei studi, e col tempo ho imparato a farmeli piacere.
Al liceo Pirandello era il mio spauracchio della letteratura italiana, lo detestavo quasi quanto Kant o Catullo. Oggi è un fedele compagno di studi. Non importa che tu stia studiando il sincretismo culturale in sudamerica o le sette religiose del medioriente ( e neanche che tu sia leone o gazzella): ci sarà sempre un accenno a Pirandello.
Neanche a dirlo, per l'esame che sto preparando, siccome non bastano una decina di libri più i manuali, devo produrre un power point sulla sua novella 'Il ventaglino'. Che non c'azzecca una verga con la materia, ma gli ordini sono ordini.
Una volta partorita la presentazione (lasciamo perdere il risultato imbarazzante e il fatto che non so fare scorrere le diapositive, se si chiamano così), ho addocchiato il mio di ventaglino e ho avuto un'ideona. Era l'omaggio (bomboniera?) di un qualche matrimonio passato, che tengo nel portamatite del computer per affrontare le luride giornate di studio estivo.
Mentre apro i colori acrilici per mettermi all'opera, il rosso mi fa una sputata che neanche il ciclo nei giorni clou. Ovviamente prende in pieno il ventaglio. Perciò, con qualche macchia in più fatta di proposito, è nato il mio ventaglio a tema Dexter:


Un altro creativo incompreso è mio fratello. La sua anima di interior designer ha deciso di abbellire la zona notte (che onestamente è davvero squallida) con una gigantografia di Robert Downey jr, nell'ultimo film di Iron Man, che -garantito- si è procurato molto lecitamente in qualche cinema.
Gli ho attaccato alla mano il mio phon, perché sono simpatica.




'' We have an elephant in the room, and its name is sex.''



mercoledì 2 ottobre 2013

frigo deserto e fotocopie

Oggi erano tutti, ma dico tutti, vestiti uguali. Più del solito.
Tutti i ragazzi con il ciuffo meticolosamente disordinato, i jeans stile acqua in casa-sugli scogli per vongole, e i rayban wayfarer; che non vorrei dire, ma oggi pioveva e c'era un buio dell'apocalisse.
Tutte le ragazze con camicia di jeans o peggio con finte casacche del basket-hockey, leggins aztechi, unghie pittate a cazzo e rayban wayfarer. Ne ho avute davanti quattro per un tratto di strada e mi sono dovuta contenere perché facevo delle smorfie talmente ero concentrata a trovare le differenze tra loro. Stessa borsa borbonese, stesso telefono con cover di gomma con le orecchie da coniglio, stessi leggins tribali, stesse camicie di jeans, stesse superga, stesso colore di tinta shatushata.. Erano fotocopiate, dei cloni l'una dell'altra. Come disse Filottete a Hercules :- Usa la testa!-
Io comunque faccio tanto la sborona sofisticata, ma una volta a casa ho visto che ero vestita uguale al mio gatto Giulio:



Sì, ho la collana di P-chan di Ranma.
E siccome sto affrontando dei piccoli problemi di cuore (affrontare è una parolona: non so gestire le mie emozioni, quindi tutto si riduce in un alternare pianti a urli contro il mio cuscio.. che immagine patetica da telefilm per adolescenti), arrivata a casa non volevo fare altro che abbuffarmi di qualsiasi cosa, svaccarmi sul divano e guardarmi il finale di Breaking Bad, a causa del quale sto evitando qualsiasi sito internet per paura di spoiler. E invece sono qui al computer, perché il mio frigo è vuoto. Vuoto come i miei condotti lacrimali.


Comunque l'ultimissima di Breaking Bad me la vado a vedere lo stesso.
'' Wanna cook?''