mercoledì 16 ottobre 2013

spleen, cerotti e doctor Who

In questo periodo mi puzza la vita. Quoto costantemente (e mentalmente, per la salvezza di chi mi circonda) Edgar Allan Poe e Victor Hugo e mi faccio delle paranoie peggiori del solito. Sono più pallosa di Leopardi. Non dico che non ci siano momenti piacevoli ogni tanto (stamattina per radio hanno messo un infilata di gran belle canzoni e quanto mi gasa sentire delle canzoni che mi piacciono per radio), ma il mio disagio esistenziale è molto marcato da un paio di mesi a questa parte.
Come mi disse una cara persona :- you're a weird sad girl which lives a weird sad life.-
E come mi dice la mia mamma :- Allegria portami via e voglia di vivere saltami addosso.-

Per rimarginare queste mie ferite ( datemi un leggio, un costume di scena e un occhio di bue), dopo pranzo ho preso il fimo e ho fatto questo bracciale-cerotto. Non ho le maniche lunghe, ho solo le braccia pelose.


E mentre avevo le mani in pasta, ho fatto dei pezzi del TARDIS del doctor Who seguendo un tutorial di puddingfishcake su youtube. Devo essere onesta: il doctor Who non è nella rosa dei mie telefilm preferiti, ho visto solo le stagioni della serie iniziata nel 2005 (certo non perché Matt Smith mi fa sangue), ma a volte se ne escono con delle idee che trovo semplicemente geniali.


- But you're not armed!-
- I am.-
- What with?-
- Overconfidence [...].-



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