domenica 18 ottobre 2015

small soldiers

Qualcuno degli appassionati lettori si ricorda dei millemila soldatini comperati per il natale dell'anno scorso?? eh?? eh?? Vabbé, io me ne ricordo perché ne ho ancora un esercito in giro tra valige, borse e giacche varie. Quindi, decisa a sterminarli manco fossi a capo del Commando Elite alla caccia dei Gorgonauti, li ho incollati ai vasetti dei sotto oli ( come si scrive?? attaccato?? con la lineetta?? ) precedentemente lavati e sterilizzati per anni, che davvero è stato un tribolo eterno, olio sedimentato per strati e strati, in tutti i luoghi in tutti i laghi.
Comunque, una volta dipinti e lucidati, questo è il risultato:





Lo so che i due colori non si combinano molto insieme, penso che il lilla non ci stia proprio, ma amen, non li schifo dai. Ma quanto sono buone le noci?? 

Che gran filmone, Small Soldiers. Che gran pilastro. 
'' Alan zitto e mosca."

giovedì 15 ottobre 2015

the pumpkin Queen

Me ne frega proprio niente di Halloween, eh. Che sia ben chiaro dal principio era il verbo.
Però di vedere come stanno decorando di merda il bar dove lavoro, mi sono stufata.
Se deve essere merda, che sia la mia.
Quindi ecco, che coi soliti piacevoli ricicli di cose brutte, arriva Linda.
Ho fatto uno sbrozzo di queste zucche di tappi, copiatissime da Pinterest e migliorate man mano che si progrediva ( questa è la prima, notare lo sbavaggio intensivo di colla, colori e liquidi vari).



Poi, mentre ero in Italia ho fatto Zero col fimo glow in the dark e l'ho portato qui bello bello.




E così. Non ho molto altro da dire, in realtà. Ho tanta vuotezza argomentativa al momento, e dire che ero tutta carica e contenta di scrivere qualcosa. E invece mi sono già smontata. Mi scuso con Chiunque per sbaglio leggesse qui.

lunedì 5 ottobre 2015

Il capitano Febo di ritorno dalla morte

"E guardate cos'altro ho pescato nella mia rete: il capitano Febo di ritorno dalla morte."

Niente, direi che ho avuto il blocco dello scrittore, ma sarebbe una balordaggine. La verità credo sia che lavoro, stanchezza, pigrizia e rete internet di merda mi hanno impedito.. Ma proprio un cazzo, non ne avevo voglia, ecco. Perché nonostante tutto, avrei potuto buttare giù due righe molto passionali. E invece no. Quindi no excuses, mi dispiace.
Ma eccomi qui di nuovo, salve salvino!!
Ora sono in Italia per una settimana, e devo dirla tutta, mi manca un po' l'Inghilterra. L'altro giorno ho detto alla mia amica qui, "sì volevo prendere quella tale cosa ma l'ho dimenticata a casa" . E con casa intendevo su. Cringe.
Comunque, sto ascoltando Bon Jovi, sono andata dalla parrucchiera, ho dato l'antipulci ai gatti ( oddio come mi mancavano), ho fatto un altro piercing e ho bollito le patate per stasera, quindi alla fine me la sto spassando debbrutto anche qui.
Volevo solo fare vedere a tutto il pubblico pagante gli ultimi tocchi di design che ho apportato alla mia casa - brrr- su:

Le bellissime stampe a dita dei dinosauri:


E la lampada a pois, ma che bella novità:



Potere delle foto dimmerda, vieni a me!

Scrivo qualcosa uno di questi giorni, promesso.


domenica 16 agosto 2015

Linda acquista senza coerenza.

Giorno di mance, giorno di capitalismo.
Perché la dobbiamo fare girare questa economia. Eh ma l'euro ci ha rovinati. è colpa della  Merkel. Eh ma i prezzi delle zucchine? Cosa vuole signora, ormai la carne non me la posso più permettere. Ah, ma a settembre vedremo le bollette, con tutta l'aria condizionata che abbiamo usato. E i Marò?
Quindi fu così che Linda, con il suo misero gruzzoletto, decise di prendere il primo treno per Leeds con uno sprint che nemmeno il padre dell'Olio Cuore e sperperare senza ritegno i pochi averi sudati con il lavoro del suo lavo.
E in un soffio di Eolo ecco che si palesa una Midge pregna presa ai mercatini per cinquanta centesimi, già sterilizzata e resa di nuovo confidente e speranzosa, dopo la perdita del bimbo in seguito a cambio di corpo.


Senza dimenticare la Monster High Cupid presa per un pound ai sopracitati.


Un bell'album da colorare poteva mancare nella vita di una giovane donna seducente e sicura di sé? No. Quindi ecco, in coppia coi colori, per un totale di un pound e quindici centesimi.



Che poi non si rinunci ad un paio di scarpe eleganti per la dinamica quotidianità ( Ebay, quattordici pound inclusa spedizione).


Ma per quell'accento di raffinatezza in più, ecco un paio più prestigioso ( H&M, quattordici o sedici pound).



Per poi aggiungere un tocco di luce, dato da un delicatissimo ciondolo in argento oro platino fragola ciliegia, sempre di H&M ( un pound e cinquanta).



Dici, che due barbie a quindici pound? Perché no, tanto le bollette non le devo mica pagare.



E per concludere, il pantalone ricercato e di classe tema Jurassic World , preso da questa boutique d'artigianato di un certo livello  chiamata Primark a sette pound.








No, ma le foto fatte col telefono, ma mi chiamassero a fare la PH al Pineta per l'apertura.











lunedì 27 luglio 2015

macaroons, calli e taroccate

Ma chi ha due pollici e un blog abbandonato?
Lo so, ma non ne ho avuto per niente e per nessuno durante le ultime tre-quattro settimane. Turni over sessanta ore, la mia tana nuova da pimpare e, udite udite, un ragazzo da coinvolgere. Un plauso a questo cristo che ha rotto il muro dei quattro mesi consecutivi con la sottoscritta.
Di novità non ne ho comunque. Quindi scriverò  in elenco cose di poca coerenza e di relativa importanza.

Per montare i mobili ho comperato il cacciavite più dildo che esista.


Ovviamente non potevo abitare con delle persone civili: il pensionato che abita sopra di me adora dare l'aspirapolvere ogni mattina alle sei, senza rinunciare, in seguito, a una bella corsa rigenerante sul tapis-roulant. Costringendomi ad un quotidiano melodioso risveglio di madonne, siccome prima dell'una di notte è difficile che finisca di lavorare e il resto viene da sé, ho due occhiaie che auguri ai figli maschi.
Uno dei ragazzi più fighi che io abbia mai incontrato mi ha fatto assaggiare sti cazzo di macaroons, raggiungendo un livello di sensualità over the rainbow ( e non ho detto che è spagnolo e come mi sconvolge i lombi l'accento spagnolo a me). Comunque non mi piacciono, quindi non capisco tutto sto furore tra le fashion blogger per sta Ladureé.
Ho comprato queste sailor moon a tipo zerocenti euri e mi piacciono un casino anche se sono tarocchissime.


Ho anche preso una maglia di sailor moon, delle scarpe nuove, una borsa e una collana. Appena compro altre cose fashion for passion faccio foto.
Il lavoro mi ha fatto venire un callo davvero molesto sul mignolino sinistro del piede e oggi mi sono costretta a prendere sta grattugia-uovo che non idea di come usare.


Ho finalmente fatto il tatuaggio bianco che volevo da sei anni.
Ci metto anni a leggere i libri in inglese e le bibliotecarie mi guardano male perché ogni volta devo chiedere il rinnovo del prestito.
Ho la manager migliore del mondo e sto conoscendo un sacco di gente e spesso piango dalla contentezza.
Ho un bel po' di cose truccoselle poracce che vorrei raggruppare in un post, per le mie affezionatissime followersss sui social e hashtag sto cazzo.
Ho rotto l'ennesimo ombrello e ho perso il ferro da stiro.


giovedì 25 giugno 2015

viveri al fronte

Finalmente mi è arrivato il pacchetto dalla madrepatria. Beni di prima necessità. Nella foto mancano i deodoranti e i bagnoschiuma Borotalco e la crema schiarente per baffi per rinnegare la mia italianità e votarmi all'Hulkmania.
Adoro le barbie, le ho comprate intorno a Natale e non vedevo l'ora di vederle di persona. Probabilmente le rispedirò in Italia con le altre " Barbie serie" a breve, ma dovevo studiarle per bene, prima. E poi vorrei cambiare corpo almeno alla Hard Rock, ma sono ancora molto in adorazione.
Rinnovo le scuse per i post striminziti ( come se a qualcuno interessasse), ma è un momento un po' pieno per fortuna, e la pigrizia si impossessa dei miei lombi appena varco la porta di casa.




Grazie mamma.

venerdì 19 giugno 2015

Linda learns to british - lesson number two

Solo una parola ( o una parola composta o un verbo o non so, insomma gran bell'inizio): click and collect.
Da Wilko, dal Toys r us, da Asda, da HeM e, cosa che proprio più british non si può, da Argos.
Infatti mi sono trasferita e, piano piano, sto arredando un po' la casetta. Sempre col solito buongusto dimmerda, eh. E quindi sì, sto abusando del click and collect ( o del free delivery addirittura).
Foto degli acquisti seguiranno a breve ( per quel che potesse interessare alle frotte di lettori, ho problemissimi col wi fi che tiro giù i santi quotidianamente e per fortuna il lavoro mi sta impegnando un bel  po').
Ciaone.

mercoledì 3 giugno 2015

bullata dalle strisce per i punti neri

Allora, ho preso queste strisce per i punti neri da mettere sul naso.
In italia, sono sincera, usavo la colla vinavil ( che funzionava che era una bellezza), quindi sono una pivella in questo campo.
Pensavo fosse facile usarle, e invece sono in crisi. Non capisco perché cazzo non si incollano al mio nasone, le ho provate asciutte, bagnate, umide, vie di mezzo. E praticamente ho finito la confezione in una giornata e mezzo. Son frustrata, mi sento una inetta, sto ascoltando Eminem perché sono vicina alla sua rabbia di vivere. Sto covando molto astio.
Non mi libererò mai dei punti neri.
Don't forget about Dre.

lunedì 18 maggio 2015

cornetti, trasloco e Nino d'Angelo

Giorno off. Grandine da piaga d'Egitto: check. Ciclo peso: check. Millemila lavatrici arretrate: check.Vedrai i miracoli se crederai.
Quindi sono qui in casa a trastullarmi con il bambolo sosia di Nino d'Angelo che ho trovato a un mercatino: è una cosa imbarazzantissima, ha il tupé removibile e sto sguardo wannabe sensuale che mi fa morire dal ridere ogni volta che lo incrocio.




Comunque, ho finalmente trovato una nuova sistemazione e sono davvero contentissima. è un minimonolocale ( dillo cinque volte veloce), ma non mi serve altro per ora. 
è un passo importante per me, non ho mai vissuto senza coinquilini e andare ad abitare in un posto tutto per me mi fa sentire una persona grande e mi spaventa tanto. Ma credo di meritarmelo, sto sputando sangue e mi sto facendo il culo, e prima o poi devo imparare a volermi bene, e penso che rientrare in un posto che non ti faccia vomitare dalla nausea, sia una buona partenza. Gwineth Paltrow, questo non lo scrivi nel tuo blog, eh??
Quindi vediamo, magari riesco a non rovinare tutto, per una volta.
Per festeggiare la firma del contratto, venerdì ho preso un cono Oreo. Con la cialda nera. NERA.
Niente di speciale, secondo me ( il Cornetto Algida rimane inarrivabile), ma la cialda nera è stata un'esperienza. Una bella sfida anche la successiva pulizia dei denti, pieni di briciole nere.
 NERA.






martedì 5 maggio 2015

" il cheddar non me gusta "

Non so se ho accennato alla dipendenza da cheddar sviluppata negli ultimi mesi, ma sì, sono ormai assuefatta. Ne mangio praticamente ogni giorno in ogni salsa: cheddar sandwich, pizza quattro formaggi col cheddar, maccheroni and cheese col cheddar, qualsiasi tipo di pasta col cheddar, cheese rolls, cheese and onion rolls, cheese scones, cheddar scones, cheese buns, cheddar baguette, taco ai quattro formaggi col cheddar, cheese wraps, cheese croissant, cheese twist, cheese balls fritte, cheese balls al forno, crackers al cheddar, breadsticks al cheddar. E via discorrendo. 
Sto mangiando più cheddar che ricotta e questo mi destabilizza.

" Il gambero è un frutto del mare, te lo puoi fare sia arrosto, bollito, grigliato al forno, saltato, c'e lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all'insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi, e questo è tutto, mi pare. "

Ecco perché qualche notte fa, resistendo al richiamo dei cheese twist, ho tenuto la mente impegnata facendo questo, dedicato al ristorante delle " Follie dell'imperatore" .





Solita e navigata tecnica della stratificazione delle confezioni dei cereali, soliti acrilici del Poundland. 
Per ora mi piace, dà quel tocco di lusso alla già molto aristocratica carta da parati della mia camera.

mercoledì 29 aprile 2015

Linda learns to british - lesson number one

In questa nuova rubrica, prenderemo nota delle vicissitudini una giovine italiana che, disgrazia dopo disgrazia, sta tentando di integrarsi in Regno Unito.
Sarà una serie di aneddoti riguardanti la lenta acquisizione di caratteri inglesi da parte della scrivente; e la narrazione sarà in terza persona, così per.

Oggi Linda, stanca delle continue pressioni fatte dal coinquilino più tirchio della galassia il quale le rimprovera quotidianamente l'eccessivo uso del bollitore comune ( in dotazione con la casa), si pensi addirittura due volte al giorno per farsi una tazza di gustosissimo caffè solubile marca Tesco everyday value, si è recata al Wilko e per la notevole somma di cinque sterline ha acquistato un nuovo personalissimo bollitore, che custodirà gelosamente nella propria camera.



Suona tanto come il testo di un problema di matematica delle elementari. Ma non lo è. 
Questa è la vita. E la vita è la mia scuola.

lunedì 20 aprile 2015

l'outfit di merda #3

Per tutte le donne, ma anche gli uomini, in cerca di consigli e spunti per un outfit all'ultimo grido per non passare inosservati e per valorizzare la propria figura, ecco l'ennesimo capitolo della rubrica per i veri intenditori di moda. Le fashion blogger non possono niente contro una fashion creatività di questo fashion calibro.
Ecco la proposta di quest'oggi:





Pantalone finto jeans vero pigiama arrotolato causa macchia sull'orlo e mancanza di tempo per lavatrici ( e lo ammetto: sono sempre stata una fan dei risvoltini in pantaloni e maglie e camicie e in tutto insomma, considerando che fino ai quindici anni ho dovuto indossare i vestiti smessi dai miei cugini di parecchi anni più grandi e soprattutto maschi di un metro e ottanta), abbinato a calza sensuale che invita alla copulazione, il tutto coronato da converse camo che s'abbina a un cazzo ma che ci vuoi fare, questo è stile.
Ho tralasciato "la parte sopra" poiché non era altro che un felpone nero da uomo sempre molto audace e libidinoso, per essere al livello dell'insieme.

giovedì 16 aprile 2015

come quando se ne andò ginger spice

Ci sono state un paio di settimane di puro panico tra le mie coetanee teen ager inglesi, in seguito all'abbandono di Zayn ( come si scrive??) dal quel gruppo di bei giovanotti dei One Direction. Ovviamente grosse di risate da parte della scrivente, che si beffa del dolore altrui e si sente superiore e matura, e non certo vecchia. Ho detto che siamo coetanee, no??
Ecco, tanta ilarità fino al terribile cringissimo shockante deja vu.
Spice Girls. Scuole elementari Giovanni Pascoli. Union Jack.
Non penso di aver mai versato lacrime per l'abbandono di Ginger Spice, ma il ricordo delle mie compagne isteriche che piangevano sui poster di Cioé e scrivevano lettere a un fantomatico Spice Manager, che organizzavano raccolte firme e coinvolgevano "i maschi" in questo struggente dolore, è ancora molto vivido.
Fortunatamente allora non c'erano i social media, altrimenti penso che le ventenni di oggi si sotterrerebbero dalla vergogna dei vari post/tweet/status lasciati a fine anni novanta.
Ecco, siccome devo correre a lavoro, voglio concludere con una riflessione profonda: devo ringraziare questi gruppi pre pubertà che si dividono, che fanno ridere gli adulti dei dolori dei giovani di ogni generazione.
Ecco il mio omaggio a Geri, per sempre nei nostri cuori di giovinette:



"Goodbye my friend."


mercoledì 1 aprile 2015

watermelon galore

Come ogni primavera, si risveglia in me l'amore per lui, l'unico, solo e fedelissimo: il cocomero.
Sono già molto triste perché quest'anno ci dovrò rinunciare, siccome qui sono di uno strano colore rosa antico con il guscio molle e soprattutto costano come un mese del mio budget cibo.
Però questo non mi impedisce di dimostrargli il mio affetto. Sono i problemi delle relazioni a distanza.
Per questo, in suo onore, oggi ho pimpato questo specchietto da 75 cent del Morrisons.
E, siccome mi avanzavano dei colori, ho pure fatto un porta orecchini con l'ormai collaudato metodo della stratificazione di cartone delle confezioni dei cereali. La tettonica a placche.
Ecco come sfruttare il giorno off quando la gita al fiume che avevi pianificato da due settimane va a farsi fottere causa tempesta di grandine.





Sono entrambi ancora da lucidare e lo specchio è da ripulire un po' ( ho sbavato parecchio col rosso), però mi piacciono tanto. 
Perché mi piace tanto il cocomero. 
" I still loving you. "

domenica 29 marzo 2015

Linda fashionista

Dunque, questa settimana mance da entrambi i lavori. Quei momenti in cui mi sento un po' Gheddafi un po' Puff Daddy. Molto bene, molto molto bene.
Se non fosse che, sulla via del ritorno, c'è una densità di charity shop da fare invidia al quadrilatero della moda. Soldi contanti, vestiti a pochi denari. Ma soprattutto, vestiti sobri. Quindi, ecco cosa ho preso, per una spesa totale di quasi dieci sterline.




- Pezzo sopra di un pigiama, che però io userò da maglietta-normale-cioè-non-del-pigiama di Barbie ( la foto l'ho fatta qualche mese fa da Topshop perché al momento è in lavatrice, pensa le coincidenze).
- Maglietta da uomo, che però io userò da maglietta-da-donna coi T-rex molto in stile quadri anni novanta che dovevi fissare per un tot di secondi per poi guardare il muro bianco e vederci cose strane o gesù.
- Maglietta di Barbie, giusto perché du gusti is mei che uan.

Anna Wintour inquinati ai miei piedi.

domenica 15 marzo 2015

Playstation e LouBoutin

" Is this your homework, Larry? " 
Sono così incazzata in questi giorni che mi ritrovo a ripeterlo ad alta voce tipo rosario. Devo iniziare a fare qualche sport violento, iscrivermi a un fight club o l'alternativa è l'autocombustione, davvero. 

"Ci sono due generi di persone irascibili: esplosive e implosive. Esplosivo è il genere di individuo che si mette a inveire contro la cassiera che non gli accetta i buoni pasto. Implosiva è la cassiera che rimane tranquilla giorno dopo giorno e alla fine spara e fa secchi tutti... Tu sei la cassiera. "

Ormai incanalare tutto nella mia presunta vena creativa non mi basta più. Perché onestamente me le taglierei le vene. E poi qui in UK non ho niente, devo sempre fare tutto con il cartoncino e non ho spazio e non ho nemmeno un tavolo, porca vacca. Mamma mia, è un po' troppo esplicita la depressione della domenica pomeriggio? Che momento di merda la domenica pomeriggio. Che momento di merda tutta la mia vita.
Queste sono delle calamite che ho fatto con cartoncino e acrilici. Dovrebbero essere i bottoni del joystick della Playstation, ma fanno cagare. Li devo ancora ripulire bene e lucidare, ma non penso miglioreranno molto.



Nota positiva? Stamattina, tornata dall'ennesima notte passata a bermi l'anima ( penso di star sviluppando un'altra dipendenza, un urrà per la mia forza d'animo), ho trovato questa meraviglia la Barbie LouBoutin Dolly Forever:



Lo so, è la barbie più truzza dell'universo, ma la volevo da troppo.
Torno al mio mantra.
" You're killin' you father, Larry".

domenica 1 marzo 2015

scared, Potter?

Recentemente sto pensando molto alla relazione Draco Malfoy- Harry Potter.
Parametro che evidenzia quanto sia soddisfacente la mia vita al momento.
Comunque ieri sera al lavoro, mentre rischiavo la crisi di nervi causa valanga di merda da cui dobbiamo fuggire puntualmente ogni week end,  ho riflettuto molto su quanto sesso facesse il film " La camera dei segreti".
Oltre ai doppisensi infiniti di Tom Riddle (una ode a Coulson, così solo per esistere), alla palese ma bonaria pedofilia di Gilderoy Allock, all'atteggiamento da stalker a piede libero di Mirtilla Malcontenta, c'è la scena del duello tra Draco e Harry.
Quella scena.
Come si fa a resistere dallo shippare quei due?
Cioé, é una scena sensualissima, non mi interessa se ci sono due quindicenni a interpretarla, se ci sono degli effetti speciali un po' così, se alla fine in sé non è niente di che. A me fa. E mi aiuta a superare le serate di  lavoro di merda che faccio.




mercoledì 25 febbraio 2015

la mia prima zuppa

Oggi è stato un giorno molto importante, perché ho finalmente assaggiato una zuppa.
Io ho sempre avuto un'avversione per le zuppe, i passati, i brodi e per tutti quei cibi in forma liquida. E intendo molto liquida, non come il puré o la polenta, più come gli yogurt, insomma quelli che con la forchetta non è proprio cosa e devi per forza ciucciare dal cucchiaio. Non so perché mi infastidisce questa cosa, ma davvero ho sempre fatto molta fatica a mangiare brodi, creme e compagnia. Besciamella a parte.
Insomma, per me il cucchiaio è solo per i dolci. Mangiare un cibo salato con il cucchiaio è tabu.
Ed ecco perché oggi è stato un giorno memorabile. Di mia spontanea volontà ho comperato una lattina di zuppa da 45 centesimi con lo scopo di mangiarla-berla. Ed è quel che ho fatto.
Ecco la ricetta segreta, che troverete sul mio libro che pubblicherò grazie al contratto di vincitrice di Masterchef.
Prendete un apriscatole, possibilmente non arrugginito.
Con il suddetto, aprite la lattina e versate il contenuto in una ciotola del cane che in UK troverete in ogni angolo perché questi per le zuppe ci vanno matti.
Piazzate la ciotola in microonde per un po', provate a essere pazienti, non come me stessa che vado in panico se il microonde non si spiccia a scaldare la roba e lo stoppo ogni venti secondi.
Una volta scaldata, se proprio volete strafare, aggiungete il sale e servite a voi stessi.
Prendete un cazzo di cucchiaio per MANGIARE, come si fa a mangiare con un cucchiaio io non lo so, e gustatevi la brodaglia.
Devo dire, col cuore in mano, che alla fine non era nemmeno malvagia. Però per altri cinque sei anni non credo che la assaggerò di nuovo. Anche se la vedrei bene come salsa per una pasta o un risotto, ben mantecata con qualche fungo trifolato mi ispira.
Ecco una trista testimonianza. No, non c'è il filtro seppia alla foto, è proprio tutto beige così, au naturel.



giovedì 19 febbraio 2015

Ed Sheeran, herpes e fango

Sono incazzata nera perché ho macchiato di fango la mia felpa preferita e sto tirando giù i santi perché non riesco a smacchiarla e davvero non è possibile, non ho mai fatto del male a nessuno e la vita mi scoreggia sempre addosso, ti sembra una punizione equa, non mi merito un paio di ore senza un cazzo di problema anche io, dimmi perché devo patire così, che vita di merda, never a joy.
Mamma mia, oggi doveva essere una giornata da Spongebob, serena e senza problemi.
E invece: diluvio universale e tornado che mi ha fatto cadere in bici ( non è perché non so da che parte stare e vado tutta tremolina, no è colpa del vento e della pioggia), sporcare tutti i vestiti, rompere la borsa e sgrugnare sul cemento di faccia. Così, oltre a due bei crostoni su fronte e guancia che sembro una vittima di violenze domestiche, mi si è pure riaperto l'herpes sul labbro che si stava riassorbendo dopo settimane di trattamento intensivo di gentalin, acqua e sale mi fai bere con un colpo mi trattieni il bicchiere.
Poi: biblioteca e ufficio postale chiusi per allagamento, Digestive finite al supermercato, genitori del coinquilino di merda a casa per la bellezza di cinque giorni, e per concludere, sono ingrassata di un altro chilo.
Ma sai cosa? Non mi abbatto certo. Non mi rinchiudo certo in camera a piangere, rileggere Il signore delle Mosche, bere bicchieri di latte perché non ho altro in casa e ad ascoltare Ed Sheraan perché, beh perché no? Un po' di sano pop strappalacrime e orecchiabile che ti mette sempre di buonumore.
Sono un flop.

Mammai  mammai ahi ghimmi lov.

giovedì 12 febbraio 2015

pub, sottobicchieri e ciambelle

L'etica del pub non l'ho ancora capita, a dirla tutta. Però qui se non vai al pub sei proprio il peggiore degli infami. Quindi cosa faccio? Certo, accetto volentieri il tuo invito, o bel tatuatore -citato forse in qualche post fa- e vengo con te al pub alle cinque del pomeriggio. Capitano, mio capitano.
E niente, è proprio una realtà che mi sfugge. E nonostante, penso che questa cultura del pub sia meravigliosa e da preservare: tutti di legno, tutti con sta puzza di aglio ( come qualsiasi luogo chiuso in tutto il territorio inglese, scusate il razzismo e il fare di tutta l'erba un fascio, ma è così punto e basta, annusatevi un po' in giro), tutti con sti schermi con la partita del Manchester City o United, con la gente che urla davvero " una pinta" e con quell'atmosfera da covo dei pirati che quando poi esci e sono nemmeno le otto di sera rimani sconcertato e boh, che roba straordinaria.
Ecco, scusate l'osservazione da antropologa mancata, ma davvero, certe peculiarità mi commuovono. Comunque, questa voleva essere un'introduzione ( e un modo per pavoneggiarmi del mio appuntamento con un figo che "tesoro vuoi dire maschiole" che scusate ma ha anche un tatuaggio di Spongebob, quasi come Marc Jacobs ) per mostrare l'ennesimo Art Attack di riciclo, fatto con un sottobicchiere intascato al pub, il coltellino del cavatappi, le dita della scrivente e gli acrilici del Poundland. L'idea non è assolutamente mia, l'ho vista in giro per la rete.
Ora posso bere tutto il thé che voglio senza lasciare aloni. Nevermore, il thé è per i deboli.
 Non so perché sto pensando alla nonna di Elliot di Scrubs.






lunedì 9 febbraio 2015

bici e bulletti

Essere stata torturata dai bulli  ( dalle bulle in realtà, che forse è anche peggio) per otto anni non ha sicuramente aiutato la crescita e la maturazione della sottoscritta, che alla veneranda età di ventitré anni - alla carta, perché sono parecchio sicura di essermi mentalmente bloccata intorno ai dodici- si ritrova ancora a cambiare marciapiede o direzione alla vista di gruppi di bulletti sedicenni.
In un'altra città.
In un'altra nazione.
Quindi, per ovviare il problema e, nel caso, scappare più velocemente, la settimana scorsa ho investito venti sterline e ho preso una bici nuova, che ho chiamato Biga Duplex, in onore della fu bici che mi fotterono qualche settimana fa.
Sono diventata un Biker Mice. Rombi tuono e cieli di fuoco per i Biocombat.



Allora? è o non è uno splendore? 
Non so ancora stare a sinistra e rischio costantemente la morte, ma ne sono così fiera! Perché affrontare i tuoi traumi, quando li puoi aggirare con una mountain bike e lasciarli irrisolti vitanaturaldurante?



lunedì 2 febbraio 2015

beauty guru in bolletta -capitolo terzo-

Mi sono resa conto solo recentemente di essere un’ accanita consumatrice di creme viso. Ma io odio le creme, mi dà fastidio sentire la pelle appiccicosa. Che disgraziata, sono una contraddizione continua. Mi sto trasformando in un’amante delle creme che comunque le odia.
Ebbene, questa scioccante rivelazione mi ha portato al terzo capitolo della rubrica seria e professionale che mi ostino a scrivere, nonostante alla fine siano sempre quelle cinque cose -neanche così  prodigiose- che prendo. Ovviamente, illustrata con l’ausilio delle moderne tecnologie.




Andando in ordine d’orologio ( ma come si dice? No n mi ricordo come si dice. In senso cronologico? In fuso orario? Magari vado a mangiare qualcosa e mando un po’ di sostanza al cervello?):

- La crema viso, parte prima, prezzo 1.29 £ : mi è piaciuta molto,  la mescolavo col correttore o col fondotinta le mattine in cui mi truccavo e l’ho finita veramente in pochissimo tempo.

- Milhouse, personificazione del mio perenne complesso d’inferiorità.

- Il megapacco di salviette struccanti, prezzo 1.00 £ per 75: hanno davvero un buon profumo e levano anche il mascara waterproof. Lasciano la pelle un po’ unta per i miei gusti, ma pazienza, tanto poi mi lavo la facciona.

- Il mascara, prezzo 2.50£: assolutamente perfetto. Era dalla prima edizione del Telescopic  L’oreal – quello azzurrino- che non mi trovavo così bene con un mascara, nemmeno un grumo ( come suona strano al singolare), non secca le ciglia, e resiste parecchio anche alle copiose lacrime della sottoscritta.

- La crema viso, parte seconda, prezzo 1.99 £: è densissima e funziona benissimo in coppia con i campioncini di fondotinta. È la prima volta che la prendo, ma mi sa che si è meritata il bis.

- La crema viso, parte terza, prezzo 1.00 euro: questa la uso per la notte insieme al mitico gentalin killer di brufoli,  mi piace molto e ha un odore molto nobile che sembra quasi di qualità.


- Il set di pennelli, prezzo 1.00 £: mi sto trovando benissimo ( ne uso poi solo due, gli altri non so a cosa servano), sono molto morbidi e anche a lavarli non diventano gretti. 



giovedì 22 gennaio 2015

odi et amo quotidiani #8

  -  Odi i letti che fanno rumore ( cigolii di rete, molle ecc), i letti devono essere muti, anche nei momenti più selvaggi.
 - Amo suonare la campanella dello stop sugli autobus.
 -  Odi aspettare che la roba si scongeli nel microonde.
 - Odi che mentre mi verso  l’acqua a tavola poi si accodano altre dieci persone e devo versarla a tutti.
-  Amo sfoggiare le mie tessere dei supermercati ai supermercati.
Odi le pedane, i tappeti, gli zerbini.
Odi quando le posate ti scivolano nel tegame e si inzuppano e cazzo. Peggio quando il cucchiaino fa ribaltare il barattolino dello yogurt.
 -  Amo pulirmi le orecchie.
 - Odi i raccoglitori ad anelle con le anelle che non combaciano e ti scorticano le dita.
 - Odi darmi lo smalto in pollice e indice ( infatti lo metto solo sulle altre tre dita).
 - Amo i negozi che danno le buste di carta e non quelle di plastica.
 - Odi i quaderni con le righe/i quadretti grigio scuro che mettono una gran tristezza. Peggio ancora sono quelli con le righe verticali per i margini.
 - Amo l’odore dello shampoo nei capelli degli altri.
 - Odi quelle bilance dei dottori con quella stanga e quel pesetto che muovono e dopo 23 anni non ho ancora capito come funzionano.
 - Odi le pubblicità-gli opuscoli dei supermercati  che non sono graffettati in mezzo e che una volta che li sfogli poi sono tutto un casino.

lunedì 19 gennaio 2015

calvizie, saudade e oreo

Quindi, ricapitolando: sono tornata in UK, dopo un pit stop in Italia in cui ho avuto modo di ricordare quanto cazzo sarei potuta stare bene e quanto siano speciali i miei gattoni, sono nuovamente disoccupata e in bolletta siccome non mi vogliono pagare le ultime due settimane di lavoro, ho una nostalgia delle situazioni di casa che piango parecchio più del solito, fa un freddo polare e il coinquilino si ostina a tenere il termostato sui 14 gradi, sono di nuovo dipendente da antidepressivi, da cheddar e da Nick Cave, mi hanno rubato la bicicletta e ho perso la tessera della biblioteca, sto riguardando Scrubs per la millesima volta e come hanno potuto rovinare le ultime stagioni così, sto ingrassando e, dulcis in fundo, sto diventando calva.
La sostituiamo la parola "sfiga" con la parola, decisamente più appropriata, "linda"?



Infatti, mentre sul resto del corpo sono più pelosa di un mammut ( so sexy), in testa sto perdendo capelli a ciocche. Non so come comportarmi, prendo già integratori e non vorrei che il prossimo step fosse Cesare Ragazzi. Perché la situazione sta davvero degenerando, sembro un francescano.

Nonostante stia nuotando in una valle di lacrime e di capelli caduti, continuo comunque a riciclare e a realizzare cose brutte di cui mi circondo con fierezza. L'ultima ideona è stata questo oreo-porta cuffiette fatto col cartoncino della scatola dei cereali e colorato a dita con gli acrilici. è un po' figo però, perché le cuffiette bianche sembrano il ripieno.





mercoledì 14 gennaio 2015

sossaldi

Questo giro di saldi, il buongusto ha trionfato su tutto. 
Queste sono le cose che ho preso in un mesetto di offerte tra UK, Italia e il mio abusatissimo internet. 
In questi casi si dice haul, giusto? Aspetta allora che metto un titolo originale, una grafica accattivante che ballonzola per lo schermo, una musichetta provided by youtube e pianto dietro uno sfondo con Marylin Monroe/il poster autografato da Tyler Oakley e la mia collezione di smalti kiko presi con i buoni di mezza famiglia/ il mio alberello a cui appendo la bigiotteria, una busta MAC e una scatola Tiffany che la camera focalizza durante tutto il video, e le minilucciole di natale appese alla soluzione ponte dell' ikea con i poster di top girl.
Quanta acidità. è che sono molto triste al pensiero di dover tornare in UK nel giro di poche ore. Soprattutto perché sono stata licenziata a distanza. Poi che qualcuno abbia il coraggio di dirmi che la mia vita non fa merda. Never a joy.
Comunque, ecco gli acquisti:




Andando in senso-spirale-orario

- Set di pennelli trucco sorprendentemente morbidi, Primark - £ 1.00;
- Sobri stivali antipioggia di Spongebob, Sport Direct - £ 4.00;
- Felpa menta con dinosauri neri per passare inosservati ( consiglio: mai indossarla nel caso si abiti in un paese di puzzoni col paraocchi), H&M - £ 5.00;
- Creepers con le fragole prese col coupon, che mi devono ancora arrivare, Rosewholesale - $ 12.00;
- Hugo vestito da Esmeralda, ovvero la sottoscritta dopo trucco e parrucco quando esce con i vestiti appena comperati e si sente una figa ma poi si ricorda di essere me stessa e si demoralizza in un soffio di eolo;
- Sciarpona poco di moda che però come fai a rinunciare allo scozzese, Ebay - $ 2.90 free shipping;
- Scarpe stile Ai Yazawa, negozietto fighetto qui in paese - euro 20.50;
- ambo di ombretti CK opachi e profumatissimi non so perchè, Poundworld - £ 1.00.

E questo è quanto, torno a piangere sul latte versato e a vergognarmi della mia esistenza. E a piangere di nuovo, perchè non sono multitasking e non riesco a fare due cose in una volta.

sabato 10 gennaio 2015

Moriarty e cose di casa

Sono così contenta di essere a casa. Piastrelle per terra, tapparelle alle finestre, doccia col vetro chiudibile, tovaglia a tavola, la mia mamma con tutti i suoi problemi, le mie bambole, i muri bianchi, lo specchio in bagno, il divano comodo per addormentarcisi (ci si vi?), la mia macchina, la gente che ti fissa per strada perché ti vesti con la tua testa e non con la loro, la chiusura mentale dei vecchi ma soprattutto dei giovani, il profumo del caffè alla mattina, l'odore dell'inverno del mio paese, il letto che non cigola e con la coperta come il signore comanda. E soprattutto i miei gattoni che, sorpresa delle sorprese, mi hanno riconosciuto e mi hanno fatto commuovere. Sono solo tanto triste di dover tornare in UK presto, in quella casa disgustosa con quei coinquilini di merda.
Però quel qualcosa di british ( che non è la puzza di aglio) mi ha accompagnato fino a casa: ho infatti appena scoperto che forse faranno lo speciale natalizio di Sherlock, per dicembre prossimo. Tutti lo sapevano già, a me manco un messaggino per avvisarmi, grazie Benedict.
Ho comunque celebrato di brutto ( molte altre emozioni forti nella mia vita, come si può notare), facendo uno specchietto in onore di quel gran figo di Andrew Scott, alias Prof Moriarty.



" And honey, you should see me in a crown".


martedì 6 gennaio 2015

l'arcobaleno in valigia

Domani parto per un paio di giorni per Manchester e poi da lì vado in Italia. Come sempre molto tranquilla e riposata e per niente ansiosa per coincidenze di mezzi pubblici e voli di aerei ( maledetto il giorno che decisi di guardare Lost, maledetto Sawyer che me l'ha fatto continuare a seguire nonostante la gran merda che era diventato).
Oggi, mentre facevo la valigia ho notato la diversità cromatica dei miei pochi averi. Nonostante la vergognosa anima emo che a questo punto non posso più negare di avere, io davvero non so come faccia la gente a comperare vestiti non neri con così tanta facilità. Io, stampe a parte per le quali vado matta e più colori ammucchiati ci sono meglio è, mi trovo molto in difficoltà quando, per esempio devo prendere una maglietta che magari ha un bel disegno davanti ( ovvero, qualche riferimento a film, cartone animato e serie tv, questo il mio concetto di bel disegno) ma è blu o rossa. Vado in crisi, seriamente.
Questa la kaleidoscopica testimonianza:



Ohhh, l'arcobaleno luccica in ogni cuore,
ohhh puoi realizzare un mondo migliore.

P.s. : nella busta dei cadaveri ci sono le Barbie.




domenica 4 gennaio 2015

le avventure del bosco piccolo

Ovvero, il metodo più efficace per stroncare l'infanzia dei fanciulli.
In questi giorni sto pensando molto a quel cartone così allegro e carico di speranza, perché ultimamente mi sento molto Volpe o qualche altro personaggio che riesce a sopravvivere almeno per una ventina di episodi ( tipo Vipera o Donnola, credo che entrambe arrivino fino alla fine, uno che mi piaceva molto era anche Gheppio che forse era una femmina e ma penso che muoia al Parco Figo).
Insomma, come è come non è, appena le cose sembrano prendere una piega accettabile - che non è nemmeno lontanamente vicino al prendere una piega positiva, si badi bene- ecco che sfiga vuole che i ricci vengano investiti o che i fagiani vengano sparati. Quindi mi sto ritrovando spesso a fischiettare la sigla e pensare alle volpi azzurre cattive del Parco Figo e a lamentarmi e compatirmi che nemmeno Mariottide.
Unico spiraglio di luce in questa buia e nefasta vita io vagabondo chessonnio: torno una settimana in Italia.
Sono contenta, davvero. Ho tantissima voglia di vedere i miei gatti, abbandonati vergognosamente alla mia mamma, e ho voglia di farmi una doccia in una doccia non in una vasca con la tenda appiccicosa, e ho voglia di guidare il mio bolide matiz e la mia biciclettona, ho voglia di camminare scalza, di non morire di freddo come Talpa nelle avventure del bosco piccolo, di vedere la mia amica, ho voglia di avere spazio per muovermi e non sentirmi soffocare da moquette e carta da parati.
Ma per altri cinque o sei giorni sono qui, con sti coinquilini di merda che oggi odio oltremodo, per questo mi sono sfogata, pensando al futuro viaggio in aereo e alle mille avventure tristi che mi attendono.




Il disegno è copiatissimo da google, il cartoncino è piegato dall'umidità e dal fatto che non ho un tavolo, il pennarello è scarico, la scritta è tutta a sinistra e godzilla ha una buzza alcolica che non si può prendere seriamente.